SCUDETTO AL MILAN E MONZA IN SERIE A, CHI LI TIENE PIÙ GALLIANI E BERLUSCONI? - LA SQUADRA BRIANZOLA È A UN PASSO DALLA PRIMA STORICA PROMOZIONE NELLA MASSIMA SERIE: DEVONO VINCERE L'ULTIMA PARTITA A PERUGIA - IN "C" I TIFOSI ERANO 500, ORA SONO QUASI 9 MILA: TRA LORO C'È PURE IL CANTAUTORE GIANLUCA GRIGNANI. IL TITOLO DELLA SUA CANZONE PIÙ FAMOSA È DIVENTATO STRISCIONE DA GRADINATA...
-Estratto dell'articolo di Maurizio Crosetti per “la Repubblica”
Davanti al dolce sorriso della Madonna dell'Aiuto (si entra in Duomo, poi subito a sinistra), qualcuno ha appoggiato un mazzolino di fiori rossi e bianchi: i colori sociali. Pure lei domani farà il tifo per la prima volta in A del "Munscia", una lunghissima catena lombarda alla quale è sempre mancato l'anello della Brianza.
Perché lassù ci sono o ci sono state Milano e Bergamo, Cremona e Brescia, Varese e Legnano, Lecco e Busto Arsizio, Como e Mantova ma mai Monza. Mai i "bagaj", i ragazzi. «Una maledizione che mi fece piangere calde lacrime quando avevo 14 anni, e andai a Bologna a perdere lo spareggio contro il Pescara. Era il 1979», ricorda il sindaco Dario Allevi.
«Ora sto per partire per Perugia, dove vincendo saremmo in A senza i play-off. Faremo una carovana, sarà magnifico: sono 43 anni che aspetto. Il Monza ha ridato gioia a un'intera comunità, insieme alle ragazze del Vero Volley che si stanno giocando addirittura lo scudetto».
Sul sottofondo dei martelli pneumatici che trivellano i cantieri dell'operosa Monza, soltanto voci che parlano di pallone. Alle finestre sono tornate le vecchie bandiere forse un po' stinte, ai tessuti succede, al cuore mai.
Palpita pazzamente quello di Adriano Galliani, che ha ripreso il Monza nel 2018 con quel ragazzaccio di Silvio Berlusconi, e che mentre il "Munscia" sabato batteva il Benevento se ne stava in Duomo a pregare.
La mamma Annamaria lo portò allo stadio che lui aveva appena cinque anni, poi a Omegna per la prima volta in B, poi ovunque giocassero i rossi. A 6 anni il piccolo Adriano già cercava il Monza sulle pagine della Gazzetta, lettore precoce e poi cronista locale sul Cittadino, e nel '53 stava sugli spalti del piccolo vecchio stadio poi sostituito dal Brianteo, oggi "U-Power Stadium", dove apprese dall'altoparlante che Fausto Coppi aveva vinto il campionato del mondo a Lugano. Ed era appena morta la mamma, quando il padre di Adriano lo portò sempre lì, allo stadio, perché il calcio cura e consola.
Storia d'amore non poco romantica. Anche Berlusconi e Galliani lo sono, adesso, nell'anno che potrebbe portare lo scudetto al Milan e il Monza in A. Il fascino delle passioni mature, eterne come il primo giorno.
I soldi spesi sono tanti, in B solo il Parma ha una squadra più costosa, ma sono serviti anche per rimettere in sesto il centro sportivo di Monzello. Poi c'è il progetto di un impianto da 20 mila posti in caso di A.
La trasferta di Perugia sarà la somma aritmetica di anni e speranze, promozioni fallite di un amen nei ruggenti Settanta (il biondo Buriani, Tosetto, mister Magni in panchina) e illusioni.
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