SE NON ORIUNDO, QUANDO? - FINALMENTE IL CENTRAVANTI DELLA NAZIONALE GIOCA IN SERIE A: MATEO RETEGUI È STATO ACQUISTATO UFFICIALMENTE DAL GENOA PER 12 MILIONI DI EURO: "SONO CONVINTO CHE IL MIO PRIMO PASSO IN SERIE A MI AIUTERÀ ANCHE NEL CAMMINO CON LA NAZIONALE" - POI PROVA A GIUSTIFICARE LA SCELTA DELLA SQUADRA CON LE RADICI FAMILIARI: "IL GENOA ERA NEL MIO DESTINO: IL MIO BISNONNO PATERNO ERA DI SESTRI LEVANTE. MA ADESSO NON CHIAMATEMI 'CHAPITA', PREFERISCO…"
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Estratto da www.calciomercato.com
E' cominciata ufficialmente alle 15 di oggi l'avventura al Genoa di Mateo Retegui. Il nuovo centravanti rossoblù si è presentato ai giornalisti nella sala stampa del museo del club più antico d'Italia, in attesa di fare altrettanto nel tardo pomeriggio in Piazza De Ferrari con i tifosi.
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PAROLA DI MISTER
Decisivi nelle sua scelte di sposare il Grifone le parole di Gilardino e Mancini: "Con lui ho parlato di calcio - ha spiegato Retegui - E' stato un grande giocatore ed è un onore averlo come tecnico. Spero di apprendere molto da lui. Sono convinto che il mio primo passo in Serie A mi aiuterà anche nel cammino con la nazionale la cui maglia per me rimane un sogno. Ringrazio Mancini e tutto il suo staff per la fiducia che hanno in me".
RADICI
Inevitabili un riferimento alla lunga tradizione che lega Genova, e il Genoa, all'Argentina: “So che il Genoa ha una grandissima storia alle spalle e il fatto che il mio bisnonno paterno (Angelo Podestà, ndr) fosse di Sestri Levante lo considero quasi un segno del destino. E poi ho parlato con Milito che mi ha detto belle cose. Anche lui è molto contento della mia scelta".
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Un'ultima doverosa precisazione, infine riguardo al numero di maglia che indosserà e al soprannome con cui i tifosi dovranno chiamarlo: “Prenderò il 19 ma chiamatemi Mateo non Chapa, che è il soprannome di mio papà, e nemmeno Chapita. Semplicemente Mateo”.