SPALLETTI PERCHE’ NON AMMETTE DI NON AVERCI CAPITO UNA MAZZA, INVECE DI CERCARE ALIBI? DOPO LE RISIBILI CROCIATE CONTRO LA PLAYSTATION E GLI INCONTRI MOTIVAZIONALI CON I NUMERI 10 DEL PASSATO (COME SE TOTTI POTESSE INSEGNARE A SCAMACCA A BUTTARLA DENTRO), IL CT PARE CHE SI SIA INFASTIDITO ANCHE PER GLI OSPITI A CASA ITALIA, “UNA FONTE DI DISTRAZIONE” PER I GIOCATORI CHE SI SONO DOVUTI SORBIRE SELFIE E DISATTENZIONI VARIE – SECONDO "IL MESSAGGERO" GLI SPONSOR AVEVANO ACQUISTATO IL DIRITTO DI POTER STARE NEL QUARTIER GENERALE DEGLI AZZURRI TANTO CHE LA FIGC HA INCASSATO LA CIFRA PIÙ ALTA DELLA SUA STORIA…
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Spalletti infastidito da tutti quegli ospiti a Casa Italia, gli sponsor avevano venduto i biglietti. Lo scrive Il Messaggero che ricorda come il business abbia sempre due facce.
Ecco cosa riporta Il Messaggero:
Spalletti ha vissuto con un certo fastidio questo ritiro tedesco, tra il via vai degli “ospiti” e i troppi impegni extra dei calciatori. Oltre al gruppo squadra, nell’hotel di Iserlohn erano presenti 110 persone tra staff media e, appunto, ospiti. Troppi per i gusti di Lucio, che con sé aveva il figlio. Alcuni sponsor avevano acquistato il diritto di poter stare nel quartier generale degli azzurri, che sì vivevano in area separata, ma i punti di contatto erano comunque inevitabili, specie in zona ristorante. Spalletti spesso si chiedeva chi fosse tutta quella gente, fonte di distrazione.
Gli sponsor portano soldi, sono la vita per una federazione (e non solo) e la Figc ha incassato la cifra più alta della sua storia, quindi complimenti al suo direttore commerciale. Il problema è che tutto questo ha delle controindicazioni: se alcuni giocatori, dopo l’allenamento dovevano presenziare a cene, pranzi o girare spot, prestarsi a selfie etc, diventa un problema per chi deve mantenere alta l’attenzione del gruppo verso l’obiettivo, principalmente – visto il contesto – sportivo.
E a proposito di sportivo: la struttura di Iserlohn è stata migliorata in corso d’opera, ma non era l’ideale per un gruppo abituato all’eccellenza di Coverciano. Un complesso, per la prima volta, scelto su un catalogo Uefa, che ha voluto e spinto per un Europeo a basso consumo, anche economico (Gravina è vicepresidente e non poteva certo tradire la linea di Ceferin). Inghilterra e Portogallo, ad esempio, hanno scelto autonomamente le loro strutture, decidendo di spendere molto di più per ritiri e luoghi più comodi.