LO STIPENDIO DI RONALDO È UN MACIGNO ANCHE PER LA JUVE - CR7 RESTA (PER ORA), ANCHE PERCHÉ SONO IN POCHI A POTER PERMETTERSI DI PAGARLO 60 MILIONI LORDI ALL’ANNO: IL CLUB BIANCONERO E IL PROCURATORE DEL GIOCATORE, MENDES, PENSANO A UN RINNOVO FINO AL 2023 IN STILE MESSI, CHE SI È RIDOTTO L’INGAGGIO DEL 60%. SE IL PORTOGHESE NON DOVESSE ACCETTARE, ALLORA IL MERCATO...
-Carlo Laudisa per “La Gazzetta dello Sport”
"Juve arrivo. E resto". Cristiano Ronaldo non ha lasciato dubbi nel suo messaggio al mondo bianconero. Sarà regolarmente presente il 25 luglio alla Continassa: a conferma che quel che ha detto Pavel Nedved al sorteggio per i calendari della Serie A era una vera e propria anticipazione.
Il campione portoghese nei giorni scorsi ha comunicato al club che è impaziente di riprendere ad allenarsi. Le vacanze a Costa Navarino l’hanno rinfrancato e, soprattutto, hanno scacciato tutti i dubbi sulla permanenza in bianconero anche nella stagione appena iniziata.
Le sue parole confortanti seguono quelle del suo agente Jorge Mendes, che due settimane fa aveva rassicurato lo stesso presidente Andrea Agnelli. Un atteggiamento concorde, chiarificatore dopo i tanti dubbi emersi a cavallo dell’Europeo. In quei giorni caldi c’era chi addirittura dava per scontato il divorzio, facendosi forte delle indiscrezioni su un trasloco ormai imminente.
FEELING FRANCESE
Le tante voci legate al Psg, evidentemente, non hanno avuto il corredo dei fatti. Perché, comunque, un contatto con i vertici qatarioti del club parigino c’è stato. Secondo alcuni sarebbero ancora in piedi, visto che il braccio di ferro dell’emiro Al-Thani con il Real Madrid di Florentino Perez è ancora sotto gli occhi di tutti: Mbappé è sempre più conteso, anche perché il talento francese non accetta di rinnovare quel contratto in scadenza nel 2022.
Ma CR7 non è certo tipo che sta lì ad aspettare con le mani in mano. Lui, il penta-Pallone d’Oro, ha l’orgoglio per pensare in proprio. Senza dipendere dalla volontà altrui. E per lui la Juventus è ancora la casa delle proprie ambizioni. Ovviamente torna per vincere e puntare al meglio, cioè la finale di Champions League (con relativa vittoria…).
La psicologia del campione di Funchal è ormai nota a tutto il mondo, compreso quello juventino. Non si pone limiti, anzi inanella record per alzare l’asticella sempre di più: la propria e quella dei suoi compagni.
RINNOVO?
Sotto questo profilo va interpretata l’iniziativa del suo agente Mendes delle scorse settimane, con l’intenzione di riflettere sull’idea di un eventuale rinnovo. Ovviamente per approfondire queste tematiche occorre aspettare il rientro del presidente Andrea Agnelli, attualmente in vacanza. Ma su questo aspetto si gioca una partita importantissima dal punto di vista economico e delicata per quel che riguarda gli effetti tecnici.
Perciò i vertici bianconeri maneggiano la materia con grandissima cautela. Sia perché vogliono comprendere le reali intenzioni del giocatore, ma anche per leggere con attenzione gli effetti collaterali di un eventuale prolungamento.
Nella testa di Cristiano potrebbe essere utile un rinnovo sino al 2023, in modo da ritagliarsi, poi, una via d’uscita quando avrà 38 anni: magari per un’esperienza meno impegnativa. Ma è chiaro che quello stipendio da 60 milioni lordi incide in maniera rilevante in un bilancio in questa fase troppo in rosso.
L'ESEMPIO DI MESSI
La Juventus ha il dovere di soppesare bene il da farsi. Tanto per dirne una, un mese fa i contatti del capocannoniere dell’Europeo con il Manchester United erano finiti nel nulla, nonostante il club inglese avesse preso in considerazione la soluzione di un biennale da 20 milioni netti a stagione.
Ma adesso c’è anche l’esempio di Leo Messi, che ha accettato una riduzione dell’ingaggio di quasi il 60% dal Barcellona pur di prolungare la sua carriera. Ronaldo sarebbe disposto a fare altrettanto? Dipende da tanti fattori.
È il motivo per cui il tanto atteso vertice con Mendes può mettere in chiaro tutti questi aspetti. A 46 giorni dalla chiusura del mercato sono ancora troppe le variabili per immaginare decisioni significative in corso d’opera.
RITORNO CON MAX
Massimiliano Allegri non vede l’ora di riavere al suo fianco il fuoriclasse con cui ha condiviso importanti esperienze. In questa vicenda il feeling tra i due può essere determinante, anche per medicare le incomprensioni con il gruppo, emerse sia con la gestione di Maurizio Sarri (soprattutto) che in quella di Andrea Pirlo.
LA COPPIA
Nel nuovo corso bianconero sono in gioco tante altre partite di rilievo, a cominciare da quella di Paulo Dybala: anche lui in scadenza nel 2022. L’intesa in campo tra il portoghese e l’argentino può essere decisiva anche per aiutare la società a fare le scelte più giuste.
Logico attendersi, dunque, che in questo inizio di stagione alla Juventus apra le porte un autentico laboratorio in cui tutti si danno da fare per essere protagonisti nella stagione del riscatto. Cristiano Ronaldo è pronto a metterci la faccia, non solo i gol. La Juventus non aspetta altro.