LO STRANO CASO DI IBRAHIMOVIC E DYBALA: QUANDO NON GIOCANO, SIA MILAN CHE JUVE FANNO IL DOPPIO DEI PUNTI – IBRA È IL GIOCATORE PIÙ PAGATO DEL MILAN (7 MILIONI DI EURO ALL’ANNO) MA ALMENO LUI PUÒ GIUSTIFICARSI CON L’ETÀ AVANZATA, MENTRE IL BIANCONERO, IN SCADENZA, VUOLE 10 MILIONI DI EURO ANNUALI PER RINNOVARE (MA LI VALE?) – INTANTO IL MILAN PROVA A TUTELARSI IN AVANTI: CON BOGA ALL’ATALANTA, MURIEL POTREBBE PASSARE IN ROSSONERO…
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Roberto Balestracci per “Libero quotidiano”
Il campionato si è preso una pausa dopo 5 mesi di fuoco ed è tempo, per le varie squadre, dei bilanci di metà stagione. Se infatti l'Inter è una macchina che sembra essere perfetta nonostante tutti gli avvicendamenti dell'estate scorsa, le altre non possono dire lo stesso. Partiamo dal Milan, prima inseguitrice dei nerazzurri distante 4 punti dopo il girone di andata. I rossoneri hanno conquistato in 19 partite 42 punti frutto di 13 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.
Il dato che però salta all'occhio è come esistano due Milan diversi, uno con Ibrahimovic in campo e uno senza lo svedese. Il numero 11 rossonero, in Serie A, è il miglior marcatore della squadra di Pioli visto che ha già timbrato il cartellino 7 volte, ma se è vero che i gol, nonostante i 40 anni, sono tanti, i risultati con lui in campo non possono essere considerati altrettanto soddisfacenti.
SOLO 11 PUNTI
Ibrahimovic ha giocato nel girone d'andata 8 partite da titolare, con lui dall'inizio il Milan ha trovato 3 vittorie, 2 pareggi e ben 3 sconfitte per un totale di 11 punti. Nelle restanti gare, Ibra, o è subentrato o non era a disposizione e, prendendo in considerazione le partite dove lo svedese non ha mai messo piede sul terreno di gioco, i risultati sono sorprendenti. Senza Ibra il Milan ha giocato 8 partite (le stesse con lo svedese titolare) con 7 vittorie, 1 pareggio e 0 sconfitte.
La media punti, con e senza lo svedese, crolla da 2,75 punti a partita a 1,375, la metà esatta di quando il numero 11 non è sceso in campo. Ciò che non si può mettere in discussione è l'impatto da leader che Ibrahimovic ha all'interno del mondo Milan, ma se è vero che fu lui uno degli artefici della rinascita rossonera a gennaio 2020, ora Ibra sembra diventato sempre meno indispensabile per la squadra di Pioli.
Visti i 7 milioni di euro percepiti con il rinnovo annuale arrivato al termine della scorsa stagione, se nel 2022 Ibra dovesse continuare a non incidere, l'addio potrebbe anche concretizzarsi. Da un fenomeno ad un altro. Da una squadra che insegue lo scudetto ad una che, per tornare in corsa per il titolo, deve compiere un mezzo miracolo visto il distacco 12 punti dalla vetta. Se il Milan ragiona su Ibrahimovic, la Juventus lo fa con Paulo Dybala. L'argentino non vive una stagione facile dal punto di vista fisico con tanti stop che gli hanno fatto saltare, solo in Serie A, 6 partite complessive.
POCA JOYA
La Joya, nonostante gli infortuni è comunque il miglior marcatore dei bianconeri in campionato con 5 reti ma, anche qui, senza di lui la Juve di Allegri sembra più concreta. Senza Dybala la Vecchia Signora ha disputato 6 partite raccogliendo 5 vittorie e 1 sconfitta (2-1 a Napoli, ma lì era fuori mezza squadra complice le Nazionali) per un totale di 15 punti. Le partite invece dove Dybala è partito titolare sono 10, con 4 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte (14 punti complessivi) con la media che dunque passa da 2,5 punti a partita a 1,4.
A cosa è dovuta questa differenza? Sostanzialmente alla posizione tattica di Dybala. Se è vero che le qualità il 10 argentino non si discutono, sembra che queste qualità non si riescano ad incastrare con l'idea tattica di Allegri. A questo vanno poi aggiunti i tanti problemi fisici che impediscono all'allenatore di incentrare su di lui il progetto. Vien da chiedersi: è giusto rinnovare il contratto a 8,5 milioni di euro + 1,5mln di bonus?