GLI SVIZZEROTTI FANNO I GRADASSI – PER MOTIVARE GLI AZZURRI BASTANO LE PAROLE DEL CENTROCAMPISTA DEL BOLOGNA REMO FREULER - “NON ABBIAMO PAURA DELL’ITALIA. NOI SIAMO ANDATI AI MONDIALI IN QATAR, LORO NO…” – IL CT YAKIN RINCARA LA DOSE: “L’ITALIA NON CI PREOCCUPA, SEMMAI È IL CONTRARIO” – LA SPY STORY DA CIOCCOLATAI: NELLA SEDE DEL RITIRO ELVETICO RUBATI I COMPUTER DELLO STAFF (NON E’ CHE CONTENESSERO I CODICI NUCLEARI…)
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Oltre a preparare l’ottavo di finale con l’Italia, la nazionale svizzera ha un pensiero in più: cercare di rientrare in possesso dei computer degli uomini dello staff del ct Murat Yakin.
A riferire del furto dei tre pc è il quotidiano tedesco Bild , che cita come fonte Adrian Arnold della Federcalcio elvetica. "Confermo che dall'hotel dove soggiorniamo sono stati rubati tre computer portatili di dipendenti della nostra Federazione e che la polizia è stata informata". Quanto alla sensibilità e l’importanza dei dati contenuti nei computer, Arnold minimizza: "Non si tratta di cose di cui abbiamo immediatamente bisogno per un’analisi precisa. Se si tratta di un attacco ai dati della Svizzera, è stato portato alla squadra sbagliata"
FREULER
Il quotidiano svizzero in lingua italiana Corriere del Ticino riporta le parole di Remo Freuler per il match tra Svizzera e Italia di Euro2024; il centrocampista ha trascorso molti anni nella penisola, vestendo prima la maglia dell’Atalanta e attualmente quella del Bologna.
Freuler: «Quel 3-0 nel 2021 contro l’Italia ci è servito. Poi noi siamo andati in Qatar, loro no…»
«Naturalmente non è una partita come le altre per il sottoscritto. In Italia ho costruito la mia carriera, trovando pure un Paese ideale dove trascorrere la vita con la mia famiglia. Sabato, tuttavia, non ci sarà tutto questo amore. È un ottavo di finale e per i sentimenti non ci sarà spazio».
«Sono dispiaciuto per Riccardo [Calafiori] che non ci sarà, davvero. Mi sarebbe piaciuto affrontarlo all’Olympiastadion. Sabato la sfida sarà Svizzera contro Italia. Non Bologna contro Italia. Il nostro sistema di gioco e la filosofia non cambieranno. La fase a gironi suggerisce che siamo sulla strada giusto. Anche se ora serve fare un altro passo avanti».
Ha dichiarato sull’Italia:
«Parliamo di una Nazionale che non muore mai. Ad attenderci è una partita bella e speciale. La situerei nella top 3 tra quelle disputate in Nazionale. Soprattutto, però, ci attende una partita difficile. I favoriti sono chiaramente gli azzurri. E ben venga se si credono tali».
All’Olimpico, nel 2021, non c’era stata storia:
«Se abbiamo imparato da quel 3-0? Beh, direi proprio di sì. Noi, poi, siamo andati al Mondiale in Qatar. Loro sono rimasti a casa».
Le ambizioni della Svizzera per questo Europeo:
«Fare bene nella prima parte del torneo è importante. Le partite che fanno la differenza, quelle in grado di cambiare la dimensione di una nazionale, tuttavia, sono altre. Ma non ho paura. E la Svizzera non ha paura dell’Italia».
YAKIN
Italia non ti temo. Il ct della Svizzera Murat Yakin non si trincera dietro la solita retorica del rispetto preventivo: non hanno paura. Anzi, è il contrario, dice alla tv del Paese Srf: «Abbiamo qualità a sufficienza per questa partita. Non vogliamo preoccuparci dell’Italia. Penso sia vero il contrario, perché le cose per noi stanno funzionando bene».
«Non possiamo dire che siamo i favoriti, ma di certo ce la giocheremo. Il pareggio contro la Germania ci ha dato grande fiducia e non possiamo nasconderci. Abbiamo seguito la partita dell’Italia molto attentamente, analizzandola tatticamente e anche dal punto di vista strategico. Sono imprevedibili, ma non vediamo l’ora di giocarla. Siamo preparati. Abbiamo qualità a sufficienza per sopravvivere a una partita come questa».