I TIFOSI DEL MILAN HANNO IL DIRITTO DI FISCHIARE "DOLLARUMMA" O NO? - CORO DI INDIGNAZIONE DA GIORNALI E ADDETTI AI LAVORI PER LA CONTESTAZIONE A GIGIO, MA IL PORTIERE DOVEVA METTERLO IN CONTO QUANDO HA DECISO DI ACCETTARE I SOLDONI DEGLI EMIRI: SE CRITICHIAMO LA SUPER LEAGUE E IL CALCIO D'ÉLITE DEI RICCONI CHE VOLEVA RUBARE IL GIOCATTOLO "ALLA GENTE", NON POSSIAMO MERAVIGLIARCI SE VIENE PRESO DI MIRA DI CHI È DIVENTATO SIMBOLO DI QUEL BUSINESS… - VIDEO
-Dagonota
Ma i tifosi del Milan traditi e abbandonati da Gigio Donnarumma hanno o no il diritto di fischiare un loro ex idolo? Lo ha detto anche Fabio Capello: "Donnarumma è stato irriconoscente verso il Milan, andando al Psg. Per tutto ciò che il club aveva fatto per lui e la famiglia quando era ragazzino, avrebbe dovuto comportarsi diversamente". Ed è esattamente quello che gli rimproverano i milanisti, dopo quel trasferimento in Francia spinto dall'agente Mino Raiola in nome di qualche milione (nemmeno troppi) in più.
Potevano aspettare di incrociarlo con la maglia dei parigini? Forse, ma il Milan ha zero punti dopo due giornate nel girone di Champions e forse non farà molta strada in Europa: l'occasione della Nations League a San Siro era troppo ghiotta. Il coro di indignazione che si è alzato da giornaloni e media uniti, tanto da spingere qualcuno a paragonare i fischi agli ululati razzisti, non è esagerato?
Infine decidiamoci: se contestiamo il calcio degli emiri e cavalchiamo la retorica di quelli che hanno tolto il pallone "alla gente" e osteggiamo i dirigenti che tramano nell'ombra per creare l'odiata Super League, allora non ci possiamo meravigliare se viene preso mira "Dollarumma", che di quel calcio dei ricconi ne è diventato, suo malgrado, il simbolo.
Non solo: se il tifoso allo stadio non può neanche mostrare il proprio dissenso, il disappunto o un fastidio con i fischi (attenzione, parliamo di fischi e non di sassaiola o buu razzisti), cosa deve fare? Deve solo sorridere e applaudire? A questo punto è meglio riempire gli spalti di cartonati...
2 - ITALIA-SPAGNA: FISCHI E BUU PER DONNARUMMA PER TUTTA LA PARTITA
Da www.sportmediaset.mediaset.it
"Fischi? Mi dispiacerebbe", aveva detto il portiere della Nazionale e del Psg Gigio Donnarumma due giorni fa parlando della sua prima volta a San Siro dopo l'addio al Milan a parametro zero.
Ma la risposta dei tifosi rossoneri era già stata chiara alla vigilia della semifinale di Nations League tra gli azzurri e la Spagna con lo striscione "Non sarai mai più il benvenuto", esposto dalla Curva Sud del Milan non lontano dall'albergo di Milano dove alloggiava la Nazionale.
Alla lettura delle formazioni si sono sentiti buu e fischi dagli spalti all'indirizzo del giocatore. E la contestazione è arrivata puntuale a ogni suo tocco del pallone durante la sfida. Doppio avversario per l'estremo difensore azzurro in questa partita.
Erano stati fischi anche in precedenza, all'ingresso del portiere sul terreno di San Siro per il riscaldamento e quando, al termine, il volto del portiere è stato inquadrato nel maxi schermo.
Fuori dallo stadio è apparso uno striscione contro Donnarumma con l'immagine del volto dell'estremo difensore sbarrata e la scritta "ospite non gradito". Contestazione certamente non gradita da tutto il gruppo azzurro, in primi dal ct Mancini che a fine gara ha parlato in modo molto chiaro: "Giocava l'Italia, non era una partita di club. Si potevano mettere da parte per una sera e tenerli per un'eventuale Milan-Psg. L'Italia è l'Italia, è sopra tutto. Mi dispiace molto".