TORNIAMO A CASA NOSTRA, QUALIFICHIAMOCI AL MONDIALE – VENERDI' ALL’OLIMPICO, DAVANTI A 52MILA TIFOSI, GLI AZZURRI DI MANCINI SFIDANO LA SVIZZERA PER IL PRIMATO NEL GIRONE PER LA QUALIFICAZIONE AI MONDIALI IN QATAR 2022 – LA VITTORIA È FONDAMENTALE PER EVITARE GLI SPAREGGI A FINE MARZO, CHE 4 ANNI FA CI COSTARONO LA PARTECIPAZIONE AL MONDIALE IN RUSSIA - ASSENTI VERRATTI, SPINAZZOLA, PELLEGRINI E ZANIOLO. MA ANCHE LA SVIZZERA SI PRESENTERÀ SENZA CINQUE TITOLARI CHIAVE: EMBOLO, ZUBER, XHAKA, ELVEDI E SEFEROVIC…

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Guglielmo Buccheri per "la Stampa"

 

la nazionale italiana

Il campionato dei pochi 0-0 - nessuno come noi in Europa - si fa da parte con gli effetti speciali del derby di San Siro, la frenata del Napoli, la nuova caduta della Roma e il colpo Juve sui titoli di coda. Tocca all'Italia e stavolta la vigilia che ci porterà in campo è diversa, molto diversa dal solito. Si torna a Roma e l'Olimpico si spingerà fino al 75 per cento di presenze: in 52 mila tiferanno azzurri. 

GIRONI DI QUALIFICAZIONE QATAR 2022

 

E, a Roma, si torna per mettere più di un piede e mezzo dentro al prossimo Mondiale che per noi suona come una piccola novità avendone saltato uno, l'ultimo. Noi padroni di casa, la Svizzera nel ruolo di ospite: in palio il primato nel girone a 90' dalla fine delle qualificazioni, traguardo da non fallire per non essere costretti al girone infernale degli spareggi di fine marzo. 

 

esultanza della nazionale

Tornare a Roma è un po' come tornare là dove tutto è cominciato: c'erano solo 16 mila spettatori a giugno per i duelli con Turchia, la stessa Svizzera e il Galles, tanti ne consentivano le norme sulla sicurezza Covid. Tre gare che ci aprirono le porte verso la fase a eliminazione diretta dell'Europeo più magico di sempre, o meglio, magico come quello del 1968. 

 

EQUIPE - ITALIA NON SI QUALIFICA AI MONDIALI

«Quanto fatto ci dà la forza e la consapevolezza per vivere questa vigilia che vale il pass per il Qatar senza tensione: venerdì ci divertiremo e, seppur con la Svizzera storicamente l'Italia trova delle difficoltà, faremo una grandissima partita», racconta il ct Roberto Mancini. La vigilia diversa nasce proprio leggendo dentro al cammino che ci ha portato sulla vetta d'Europa: ogni passo è stato vissuto come una piccola rinascita dalle ceneri del novembre 2017, i giorni dello choc per l'addio al Mondiale di Russia. 

 

MANCINI NAZIONALE

Oggi la prospettiva non può che essere un'altra perché le aspettative sono cresciute e, seppur la gratitudine e la riconoscenza verso questo gruppo di ragazzi e il loro condottiero non dovrà mai venire meno, chiudere alle spalle della Svizzera e prepararsi al playoff di primavera suonerebbe stonato. Mancini usa la stessa ricetta che servì per uscire dai guai: leggerezza nella testa e bel gioco nei piedi. 

roberto mancini

 

«Non cambia niente, ci avvicineremo alla gara con gli svizzeri come sempre. In fondo è una partita di pallone e qualche preoccupazione in più a preparare la finale con l'Inghilterra forse l'abbiamo avuta», dice, sorridendo, il ct. L'inviata della televisione nazionale svizzera lo interroga sul segreto di un successo inaspettato allargando l'orizzonte a un'Italia che vince là dove gareggia. «Sarà stato per merito del vaccino...», scherza il Mancio. 

 

roberto mancini

«È andata così perché - racconta - all'inizio siamo stati il paese più colpito e la nostra vittoria, arrivata prima delle altre, ha dato alla gente la possibilità di trovare il modo di sorridere dopo mesi durissimi». Prima la Svizzera e poi il viaggio a Belfast lunedì prossimo, con la speranza che l'incrocio con l'Irlanda del Nord non debba assumere il significato di una trasferta della disperazione. 

 

roberto mancini con lele oriali e alberico evani

L'Italia, già priva di Verratti e del lungo degente Spinazzola, vede andar via dal ritiro i giallorossi Pellegrini e Zaniolo (Cataldi e Pessina al loro posto) e aspetta di capire come sta Barella. La Svizzera si presenterà nella Capitale senza cinque titolari: Embolo, Zuber, Xhaka, Alvedi e Seferovic. «Come mi immagino il mio primo Mondiale? Spero di dirvelo martedì...», saluta il Mancio.