Franco Vanni e Matteo Pinci per ''la Repubblica''
Il calcio italiano chiede aiuto al governo. La sosta forzata alimenta tensioni tra calciatori e squadre, ma soprattutto produce danni. Ieri la Federcalcio ha inviato una lettera a tutte le leghe professionistiche, a partire ovviamente dalla Serie A, per chiedere di fornire un monitoraggio completo delle perdite e dei mancati incassi causati dal coronavirus. L' obiettivo è presentarsi poi dai ministri Spadafora, Gualtieri e Patuanelli con una serie di richieste utili al movimento del pallone per ripartire.
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Lo scheletro delle richieste da presentare lo stanno redigendo i tecnici e sarà pronto in settimana: ciò che serve è una rete di contributi governativi che permetta a chi mette soldi in questo sport di non andare gambe all' aria, visto che il danno si ripercuoterebbe su tutto il movimento sportivo. Le proposte da presentare al governo riguardano: la cessione di una percentuale sulle entrate delle scommesse sportive (che per l' 86% riguardano puntate su partite di pallone), defiscalizzazione, un fondo per i lavoratori, clausole di salvaguardia per garantire il conseguimento di obiettivi economici. Anche i giocatori condividono la linea, lo conferma Umberto Calcagno, dg dell' Assocalciatori: «Con la Figc siamo al fianco delle leghe per chiedere al governo provvedimenti speciali».
Se la Figc vuol guidare una richiesta collettiva, la Serie A valuta di presentare le proprie richieste autonomamente al ministro Spadafora. E in attesa del rapporto chiesto a Deloitte sulla gestione del rischio, qualche conto lo ha già fatto: non fosse possibile ricominciare a giocare, si conterebbero 430 milioni di danni, tra diritti tv nazionali ed esteri e Coppa Italia.
Circa il 30% del fatturato annuale della Lega Serie A. Anche se l' obiettivo di tutti è ripartire. Quando?
giuseppe conte roberto gualtieri mes
Martedì la Uefa annuncerà lo slittamento dell' Europeo, a quel punto la speranza sarà di ricominciare il campionato nel weekend del 2 e 3 maggio, in modo da concluderlo a fine giugno. Per farlo però sarebbe necessario tornare ad allenarsi a pieno regime già da metà aprile, subito dopo Pasqua. Ma Olimpico, San Siro e Stadium dovranno essere sanificati già dal 25 aprile.
I giocatori sarebbero fermi da oltre un mese: troppo. Per questo tanti club, su tutti la Lazio di Lotito, stanno cercando di convincere i loro atleti a tornare ad allenarsi.
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Sul tema hanno preso una posizione rigidissima i medici sportivi e l' Assocalciatori: «Alcune società si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi o per il controllo della temperatura. Atto vergognosamente irresponsabile. Se poi è volto ad ottenere il rifiuto dai calciatori per procedere con la decurtazione degli stipendi significa che stiamo raschiando il fondo della dignità».