TUTTO BENE? ORA CHE IL FIGLIO TIMOTHY GIOCA NELLA JUVE, IL PRESIDENTE DELLA LIBERIA GEORGE WEAH RIVELA: “HO SEMPRE TIFATO PER I BIANCONERI. AMAVO PLATINI …” - "NEL MIO PAESE NON CI SONO GUERRE DA 11 ANNI E TUTTO COMINCIA A ANDARE MEGLIO. SAPETE CHI HA SEMPRE CREDUTO IN ME? SILVIO BERLUSCONI. SONO MOLTO RATTRISTATO DALLA SUA MORTE. RICORDO CHE QUANDO SONO ARRIVATO SBAGLIAI UN RIGORE. LUI DISSE: “GEORGE FARÀ LA STORIA CON IL MILAN”. E COSI’ E’ STATO" – E SU MALDINI…

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Estratto da gazzetta.it

 

george weah timothy weah

La Gazzetta dello Sport intervista George Weah, presidente della Liberia. I temi trattati sono tanti. Weah parla del campionato italiano, dell’Inter, di Berlusconi e anche della Juventus.

 

È soddisfatto dei risultati che ha ottenuto finora da capo di Stato? Weah:

«Ricorda che cosa dicevano tutti quando sono stato eletto? “E’ un ex calciatore, non può essere in grado di fare niente…”. Invece di cose per la mia gente ne ho fatte, prenda ad esempio questo campo sportivo. Non è soltanto un campo sportivo: è un punto di aggregazione che prima non c’era.

 

Certo, c’è molto da fare. La mia priorità, soprattutto collaborando con i vicini di casa, come gli amici della Costa d’Avorio, sono le infrastrutture. Senza infrastrutture niente investimenti economici dall’estero, niente turismo, eppure la Liberia ha spiagge bellissime, niente di niente. Ma una cosa è fondamentale, anzi due: la pace e l’unità. Senza la pace l’economia va a rotoli. In questo paese non ci sono guerre da 11 anni e tutto comincia ad andare meglio».

george e timothy weah

 

 

È importante a livello internazionale avere un nome come il suo? Weah risponde citando Berlusconi.

«Come dicevo, ho dimostrato che un ex sportivo può realizzare progetti anche quando assume un altro ruolo. Sa chi ha sempre creduto in me? Silvio Berlusconi: diceva che sarei stato un grande presidente per il mio paese. Sono molto rattristato dalla sua morte. Lui per me non è mai stato soltanto il presidente del Milan o il presidente del Consiglio italiano.

 

Ricordo che quando sono arrivato al Milan dalla Francia ho giocato nel trofeo Berlusconi e ho sbagliato un rigore. Cominciavano a criticare, ma lui disse: “Può capitare di sbagliare un rigore, non conta. George farà la storia con il Milan”. E abbiamo vinto il Pallone d’Oro».

 

 

Weah parla del licenziamento di Paolo Maldini da parte del Milan:

«Paolo è un campione. L’ho sentito e glielo ho detto, “Paolo, non devi abbatterti, il lavoro è così, tutti i lavori hanno bisogno di risultati”. Il Milan si è fermato alla semifinale di Champions e ha dato motivo per mandarlo via. Ma il suo lavoro nel club è buono e non andrà distrutto. Ha visto quanto ha impiegato Guardiola a vincere la Champions League con il City? Eppure Guardiola è bravissimo. Ci vuole tempo, ma Paolo ha grandi capacità e avrà ancora successo anche come manager».

 

timothy weah

(...)

 

C’è spazio anche per Cristiano Ronaldo.

«Mi piace Cristiano Ronaldo: un professionista serio. Questi sono esempi giusti per i ragazzi».

 

Quando gli viene chiesto se segue ancora il calcio, Weah risponde:

«Il calcio è veloce, meno violento di prima, c’è meno ostruzionismo. Certo che mi piace. E seguo ancora i campionati: ora le mie squadre sono Atletico Madrid e Juve».

 

E spiega:

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«Sono sempre stato juventino, mi sono innamorato della Juve con Platini e se mi chiede con quale altra squadra avrei voluto giocare dico Juve. Ma il Monaco è la mia prima famiglia calcistica e il Milan la seconda. E spero tanto di vedere Timothy giocare in Italia prima o poi. Perché in Italia sono sempre piaciuto a tutti, i tifosi di tutti i club mi hanno rispettato. E questo mi è rimasto nel cuore».

 

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george timothy weah
george weah jorge costa
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WEAH E LA MOGLIE

 

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