VAR WEST! - L’ASSOCIAZIONE ARBITRI PROMUOVE L’ARBITRO CHIFFI E IL VARISTA MAZZOLENI SUL GOL CHE HA DECISO INTER-JUVENTUS – SECONDO L'AIA LE IMMAGINI A DISPOSIZIONE (NON POCHE) NON DAREBBERO CERTEZZE ASSOLUTE SUL TOCCO DI BRACCIO DI RABIOT E SU QUELLO SUCCESSIVO DI VLAHOVIC (CHE CI VOLEVA, 'NA RADIOGRAFIA?!) – DA JUVE-SALERNITANA A MONZA-INTER, LA TECNOLOGIA INTRODOTTA PER FARE CHIAREZZA STA GENERANDO NUOVI PROBLEMI E I SOLITI VELENI - VIDEO
-C'è la manica che si muove, il muscolo che si deforma, la rotazione del pallone che cambia...
Però non ci sono immagini chiare...
???#interjuventus #vlahovic #rabiot pic.twitter.com/56GHFj3Kws
— FcInterNews.it (@FcInterNewsit) March 20, 2023
Estratto dell'articolo di Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”
Vedo e non vedo. Chi l’avrebbe mai detto che tutta questa tecnologia avrebbe lasciato spazio al mistero, all’immaginazione, a un triste voyeurismo da Var che non solo non risolve gli antichi problemi, ma ne genera di nuovi, «inaccettabili» secondo la sintesi del tecnico interista Simone Inzaghi che ha parlato di «mancanza di rispetto» e così facendo ha decisamente irritato i vertici arbitrali.
La linea è chiara: Chiffi (considerato non convincente nel resto della direzione di gara) e Mazzoleni alla Var hanno agito correttamente, perché le immagini a disposizione (non poche) non danno certezze assolute sul tocco di braccio di Rabiot, quindi è stato giusto non fischiare. Tutta da vedere anche la volontarietà, in quella che viene considerata una possibile carambola fortuita. Evidentemente come quella sul braccio di Vlahovic nella stessa azione che ha deciso la sfida di San Siro tra Inter e Juve: anche se qui i dubbi aumentano, come la frustrazione di chi il gol l’ha poi subito. E l’ha subito da pollo, ma questo è un altro discorso.
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Torti e favori si possono compensare, anche se la stessa Juve e lo stesso Rabiot la settimana scorsa contro la Sampdoria erano stati protagonisti di una situazione simile. E bisogna pur dire che nessuno può dare lezioni agli altri, nascondendosi dietro la mitica frase «sapete che non parlo mai di arbitri ma...», che solitamente introduce uno sfogo. Allegri dice che «alla Juve siamo signori nell’accettare le decisioni arbitrali», ma è lo stesso che ancora il 22 gennaio rivendicava i due punti in più che gli mancavano dopo la clamorosa svista contro la Salernitana, che si era verificata l’11 settembre. Inzaghi a gennaio ha parlato di «tre vittorie consecutive» infilandoci anche il 2-2 sul Monza, rovinato dal gol di Acerbi annullato (sul 2-1) da Sacchi per un fischio anticipato. Sul tocco di mano di Dumfries a ottobre, Simone incassò la decisione dell’arbitro di non dare rigore per insufficienza di prove senza fare una piega. Nessuno mai che ammetta di averla scampata: tanto se non è colpa dell’arbitro, è colpa della tecnologia.