VIDEO! “DA PICCOLO ERO UNO SPACCA-RACCHETTE. NELLA VITA REALE NON SONO QUELLO DEI SERVIZI DI MODA. MI CAPITA ANCHE DI USCIRE IN PIGIAMA” – IL LATO INEDITO DI JANNIK SINNER – “LA PRESSIONE? È UN GRAN PRIVILEGIO. FARE IL TENNISTA È PIÙ SEMPLICE RISPETTO AL MEDICO, DOVE NON SI POSSONO FARE ERRORI” – IL RIFIUTO DELLA SCONFITTA: “SONO UNA PERSONA MOLTO COMPETITIVA ANCHE A CARTE” – IL CONSIGLIO DI FEDERICO BUFFA A SINNER: “NON METTERE TROPPI CHILI DI MUSCOLI PERCHÉ…” – LA LETTERA DI SINNER A JANNIK: VIDEO
-La lettera di #Sinner… a Jannik.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) November 21, 2024
“…non dimenticarti mai che questo è solo un gioco”.
pic.twitter.com/h8T8CjjZ9k
Francesco Persili per Dagospia
“La Lavazza ha pensato a te quando eri il numero 140 del mondo. Ma cosa ci ha visto?”; “Uno a cui piace il caffè…”.
La battuta di Sinner a Federico Buffa che lo stava intervistando a uno degli eventi promozionali correlati alle Finals mostra un lato inedito del numero 1 del mondo lontano dalla ritrattistica pigra dei giornaloni.
L’azzurro non è il Terminator mezzo tedesco algido e senza cuore ma un ragazzo con i suoi difetti che rifiuta di essere ridotto a un santino da esibire sui social o al perfetto testimonial pubblicitario.
“Nella vita reale io non sono quello che appare nei servizi fotografici di moda, di solito vesto in altro modo. Mi capita anche di uscire in pigiama”.
E così anche in campo. Sinner non è una macchina spara-palline. Anche lui di racchette ne ha spaccate parecchie quando era piccolo poi “sono cresciuto, ho imparato dagli errori, ci sono giorni in cui sono più nervoso, bisogna accettarlo, la parte mentale nel tennis è molto importante”.
Quello che ha di diverso Jannik rispetto a tanti altri sportivi della sua età è la capacità di tenere botta di fronte alle situazioni avverse (basti pensare alle vittorie conquistate dopo il caso doping con la spada di Damocle di una eventuale squalifica): “La pressione? È un gran privilegio. Quando scendo in campo, sento l’opportunità sempre di far vedere qualcosa di diverso. Fare il tennista è più semplice rispetto al medico, dove non si possono fare errori”.
A forgiare il suo carattere anche il “rifiuto” della sconfitta. Perdere non gli piace neanche quando gioca a carte. “Sono una persona molto competitiva. Tutti noi sportivi siamo abbastanza tosti” (sicuro? Seguirà dibattito).
“In questo momento Jannik è semplicemente ingiocabile”, dice Federico Buffa che dà un consiglio a Sinner: “Non mettere troppi chili di muscoli. L’effetto basculante che gli regala la precedente esperienza come sciatore gli permette di muoversi ovunque in campo come fosse un overcraft o la regina degli scacchi. E questo gli dà un plus straordinario rispetto ai suoi avversari: lui gioca meglio quando è leggero”.
Il numero 1 del mondo assicura: “Posso ancora migliorare ma qualche chilo di muscolo lo devo mettere. Devo stare attento a quali muscoli sviluppare e quali no, ma è importante anche la programmazione: qualche volta dobbiamo scegliere quali tornei fare e quali no…”