VIDEO! “L’OSPITE INDESIDERATO È SEMPRE CON ME. MA SONO OTTIMISTA” – VIALLI TORNA A PARLARE DEL SUO TUMORE DURANTE LA TRASMISSIONE DELLA TV CREMONA1: "OGNI TANTO È UN PO’ PIÙ PRESENTE, A VOLTE MENO. STO ABBASTANZA BENE, NON HO ANCORA COMPLETATO QUESTO VIAGGIO. ADESSO STO FACENDO UN PERIODO DI MANUTENZIONE. SPERIAMO MI POSSIATE SOPPORTARE PER TANTI ANNI” – VIDEO
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Da corriere.it
Gianluca Vialli è tornato a parlare della sua lotta contro il tumore durante la trasmissione della tv Cremona1: «Sto abbastanza bene, non ho ancora completato questo viaggio, l’ospite indesiderato è sempre con me — ha detto l’ex campione oggi 57enne — . Ogni tanto è un po’ più presente a volte meno. Adesso sto facendo un periodo di manutenzione e quindi si va avanti. Speriamo mi possiate sopportare per tanti anni. Sono fiducioso e ottimista in questo senso».
Nel collegamento con lui c’erano i vecchi compagni della Sampdoria Roberto Mancini e Pietro Vierchowod, e Ciro Ferrara. Anche parlando di loro, Vialli ha aggiunto: «Sono circondato da persone che mi danno sostegno, forza e coraggio, e non smetterò mai di ringraziarle».
Vialli aveva parlato per la prima volta della malattia al Corriere nel 2018. In quell’occasione, Vialli raccontò: «Ne avrei fatto volentieri a meno, ma non è stato possibile. E allora l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa». Confessò di avere girato «con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano». Poi decise di raccontare la sua storia in un libro: l’intervento, gli otto mesi di chemioterapia, le sei settimane di radioterapia. «Ora sto bene — concluse —. Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita. Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita».
Dopo la ripresa, Vialli è diventato nel novembre 2019 capo delegazione della Nazionale al fianco dell’ex compagno e amico Roberto Mancini, al fianco del quale ha vissuto l’avventura della Nazionale culminata con la vittoria degli Europei l’estate scorsa. In quell’occasione, l’abbraccio fra i due vecchi amici commosse il mondo e divenne una delle immagini simbolo del successo azzurro.