ANNO NUOVO, COVID NUOVO - LA VARIANTE “ERIS” DEL CORONAVIRUS IMPERVERSA IN ITALIA E IN EUROPA: L'ULTIMA VERSIONE DI “OMICRON” È DIVENTATA DOMINANTE NEL NOSTRO PAESE, CON IL 43,5% DEI CASI – I CONTAGI NELL'ULTIMO MESE SONO PASSATI DA MENO DI 6MILA A OLTRE 30MILA, MENTRE I RICOVERI SONO PIÙ CHE TRIPLICATI, DA 697 A 2.378 – L'EPIDEMIOLOGO MASSIMO CICCOZZI: “IL VIRUS POTREBBE ANDARE A PLATEAU GIÀ IN QUESTE SETTIMANE. MAGARI SCOPRIREMO CHE…”
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Estratto dell'articolo di Donatella Zorzetto per www.repubblica.it
L'ultima versione di Omicron, la variante Eris (EG.5), sta volando, sia in Europa che in Italia, dov'è divenuta dominante con il 43,5%. Si tratta, secondo gli ultimi studi, di una variante più resistente e con una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali […] in virtù di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus.
TRIPLICATI I CASI COVID IN ITALIA
L'avanzata del Covid in Italia si traduce in una serie di dati che preoccupano: i contagi hanno conosciuto una crescita esponenziale, passando da 5.889 a 30.777, mentre i ricoveri sono più che triplicati, da 697 a 2.378, accompagnati da un incremento dei decessi, da 44 a 99. Questo lo certifica l'ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, rilevazione relativa alla settimana 7-13 settembre, messa a confronto con quella del 10-16 agosto.
[…Un altro particolare da mettere a fuoco è il tasso di positività dei tamponi, passato dal 6,4% al 14,9%, mentre la media settimanale da 841 casi giornalieri è salita a 4.397. Infine, l'incidenza da 6 casi per 100mila abitanti (relativa alla settimana 6-12 luglio) ha raggiunto 52 casi per 100mila abitanti (tra le Regioni si passa dai 14 casi della Basilicata agli 83 del Veneto).
CICCOZZI: "ERIS, MUTAZIONE CASUALE"
Nel parlare di nuove varianti Covid, in questo caso di Eris, il professor Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, sottolinea un concetto: "Ora Eris è dominante al 43,5%, ma dobbiamo considerare che ogni variante quando fa la sua mutazione, che è casuale, la fa per un escape immunologico. Per sfuggire cioè al nostro sistema immunitario. […]"
COME RICONOSCERE I SINTOMI DI ERIS E COSA FARE
Ammesso che Eris ci abbia colpito, possiamo rendercene conto anche dai sintomi? È sempre Ciccozzi a parlare: "Fino a che rimarranno le varianti nella famiglia Omicron non credo che ci riservino sorprese particolari - dice - . Quanto ai possibili sintomi potremmo accusare febbre, un grosso raffreddore, mialgie e mal di testa più o meno forti"
E nel caso si presentino cosa dovremmo fare? Posto che sarebbe il caso di sottoporsi a tampone per verificare che si tratti di SARS-CoV-2, è bene sapere che non va fatto subito, ma dopo qualche giorno: secondo Ciccozzi "a due o tre giorni dalla comparsa del primo malessere". […] "Poi, se si è positivi curiamoci da casa, ma non senza aver prima consultato il medico di famiglia - prosegue l'epidemiologo -. E assolutamente non va preso l'antibiotico, perché se assunto senza motivo incrementa l'antibiotico-resistenza"
[…] IN ATTESA DEL PLATEAU
Tornando all'aumento del trend Covid in Italia, Ciccozzi tiene a precisare: "Il fatto che sia salito il numero di ricoveri e decessi richiede un'analisi specifica. Bisognerebbe capire di cosa stiamo parlando: quanti pazienti vengono ricoverari con altre patologie e poi al test d'ingresso scoprono di essere positivi al Covid. Inoltre sarebbe meglio chiarire quanti anni hanno in media e, nel caso di decesso, a quale causa esso sia attribuibile".
Infine, su cosa possa accadere nel prossimo futuro in materia di contagi, l'esperto lascia la porta aperta: "Vediamo cosa succederà verso ottobre-novembre - conclude -. Il virus potrebbe andare a plateau già in queste settimane e poi scendere. Magari scopriremo che quest'anno avremo meno contagi rispetto all'anno scorso. Quando andrà a plateau? Secondo alcuni dati statistici il processo è già in atto e preso inizierà la discesa. Direi di aspettare l'apertura delle scuole".