AUMENTANO GLI INCIDENTI? È COLPA DELLO SMARTPHONE – LA PIRATA DELLA STRADA DI BRESCIA CHE CHATTAVA ALLA GUIDA È SOLO L’ULTIMO CASO: DAL 2007, QUANDO È STATO INTRODOTTO IL PRIMO IPHONE, SI SONO MOLTIPLICATI GLI INCIDENTI – NON SOLO IN AUTO PERÒ, LÀ FUORI È PIENO DI ZOMBIE CHE CAMMINANO E SBATTONO SUI LAMPIONI… - VIDEO
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Francesco Malfetano per “il Messaggero”
Centinaia di lacerazioni al viso o al collo. Migliaia di contusioni più o meno gravi, traumi cerebrali, schiene compromesse o addirittura organi interni feriti. Un vero e proprio bollettino di guerra le cui cause però non vanno ricercate in chissà quale scontro o nell'utilizzo di armi. I responsabili infatti sono gli innocui smartphone.
Uno studio condotto negli Stati Uniti ha rivelato come dal 2007 - considerato l'anno zero della rivoluzione dei cellulari, a partire dalla presentazione del primo iPhone - i dispositivi siano diventati causa di numerosi infortuni sia indiretti (un incidente mentre si cammina con lo sguardo fisso sullo schermo ad esempio) sia diretti, come l'esplosione della batteria. Lo smartphone in pratica è la causa di tutta una nuova serie di traumi di cui gli utenti sembrano inconsapevoli.
IL LAMPIONE
Capita così di vedere qualcuno sbattere contro un lampione mentre controlla il proprio account Instagram o, ancora peggio, che l'uso dello smartphone causi un incidente automobilistico. Ma anche di «rompersi il naso mentre, sdraiati a letto a guardare il telefono, ci sfugge di mano» perché sul punto di addormentarsi o - come riporta lo studio - di «essere morsi da un serpente dopo averlo calpestato perché distratti dal telefono».
Una piccola e tragica galleria degli orrori (o della distrazione) raccolta da Boris Paskhover, coautore dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Jama Otolaryngology e responsabile dei reparti di chirurgia plastica facciale e ricostruttiva presso la scuola medica di Rutgers nel New Jersey.
IL LIBRO
«Nessuno riterrebbe mai giusto leggere un libro mentre si sta camminando, perché invece dovrebbe esserlo leggere un intero articolo sullo schermo di un telefono? Eppure lo fanno tutti. Lo faccio anch'io» ha sottolineato Paskhover che analizzando i dati raccolti tra gennaio 1998 e dicembre 2017 da circa 100 ospedali negli Stati Uniti, ha stimato 76.000 casi di infortuni da smartphone approdati nei pronto soccorso americani.
Ma l'emergenza in realtà riguarda tutto il mondo ed è dovuta in gran parte alla distrazione degli utenti (1 caso su 4) che il più delle volte sono pedoni - con un boom particolare che riguarda l'utilizzo della app di Pokémon Go, il gioco in realtà aumentata che spopola tutt'ora - o, peggio, automobilisti. Non è un caso se, secondo un report Istat del 2018, in Italia ben 36mila incidenti (16,2% del totale) siano attribuibili alla distrazione dovuta all'uso del telefono alla guida.
Per i pedoni invece è stato addirittura coniata un'espressione ad hoc: «Smartphone walking». Un fenomeno che sta portando le istituzioni di tutto il mondo a prendere delle iniziative. Ad esempio in Olanda, nella cittadina di Bodegraven, è in corso la sperimentazione di particolari semafori che proiettano a terra la luce verde, arancione o rossa in modo che sia visibile agli zombie dello schermo.
I PEDONI
Nel New Jersey è stata approvata una legge che prevede una multa di 50 dollari per chi cammina utilizzando lo smartphone e, in caso di recidiva, scatta l'arresto fino a 15 giorni. In alcune zone di Bruxelles, in Belgio, e della città cinese di Chongqing all'interno delle zone pedonali sono state invece introdotte delle corsie preferenziali per i pedoni che camminano e scrivono messaggi o controllano le e-mail.
A Bolzano invece da qualche mese sono comparsi dei cuscinetti fucsia attorno a cartelli stradali e pali della luce per proteggere l'incolumità di chi cammina con la testa china sul cellulare. Posizione quest'ultima che, come sottolineato dallo studio americano e confermato dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot), nasconde anche altri pericoli, soprattutto per i più piccoli.
I casi di cifosi da smartphone registrati nelle scuole medie inferiori negli ultimi 10 anni infatti sono aumentati del 700%. «Stare chinati con le spalle in avanti per ore - spiega Carlo Ruosi, Professore di Ortopedia e Traumatologia Università Federico II di Napoli - è assolutamente sconsigliabile per bambini che hanno ancora le vertebre in via di formazione. Una situazione che a lungo andare le fa crescere deformate».