CLIMA INFAME PER IL CUORE – IL CALDO CHE NON DA’ TREGUA PUO’ GIOCARE BRUTTI SCHERZI AL SISTEMA CARDIOVASCOLARE: IL SANGUE, INFATTI, DEVE CIRCOLARE PIÙ IN FRETTA. PERDIAMO SALI MINERALI CON CONSEGUENTI RISCHI PER LA SALUTE - TUTTI I CONSIGLI PER EVITARE SPIACEVOLI SORPRESE
-Estratto dell'articolo di Federico Mereta per “Salute - la Repubblica” (articolo del 24 lulgio 2019)
Metteteci il caldo che non lascia tregua. Aggiungete che quando il clima diventa torrido il sangue deve circolare da due a quattro volte in più ogni minuto, inducendo un "superlavoro" per il cuore. Mescolate il tutto con la perdita di sali minerali e la reazione di risposta dell' organismo e avrete la ricetta del cocktail estivo che mette a repentaglio il cuore.
Se è vero infatti che in questa stagione siamo più rilassati e sentiamo meno lo stress, è innegabile che, specie per chi sta in città o sceglie come mete i luoghi d' arte, il clima può giocare brutti scherzi.
«Quando le temperature salgono la frequenza cardiaca deve aumentare e il cuore deve lavorare di più per pompare il sangue alla pelle necessario a favorire la sudorazione a raffreddare il corpo - conferma Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia. L' evaporazione mette a dura prova il sistema cardiovascolare. Il sudore disperde il calore del corpo, ma fa perdere anche sodio, potassio e altri minerali necessari per contrazioni muscolari, trasmissioni nervose ed equilibrio idrico. Per contrastare queste perdite, il corpo inizia a secernere ormoni che aiutano il corpo a trattenere l' acqua e ridurre l' impatto della perdita di sali».
Normalmente questi adattamenti stagionali vengono assorbiti senza difficoltà dall' organismo. Ma se si richiede troppo al corpo anche semplicemente girando sotto la canicola per visitare monumenti e piazze, l' equilibrio si può spezzare.
« Il rischio è maggiore - aggiunge Indofi - per chi ha già problemi cardiovascolari o ha superato un infarto, perché il suo cuore può non pompare sangue a sufficienza in queste circostanze. Poi ci sono farmaci che interferiscono con la regolazione del calore. Chi assume beta- bloccanti, ad esempio, ha una frequenza cardiaca ridotta che impedisce al cuore di far circolare il sangue più velocemente per un efficace scambio di calore. I diuretici peggiorano la disidratazione aumentando la produzione di urina».
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I campanelli d' allarme [...]sono la comparsa di inspiegabili mal di testa, vertigini che insorgono soprattutto quando ci si alza in piedi, sentirsi 'rallentati' o molto stanchi, bocca secca, contrazione della diuresi con urine molto concentrate (scure e scarse).
E non bisogna dimenticare che a volte, quasi di colpo, si perde conoscenza perché il cervello non riceve sangue a sufficienza e in qualche modo si "spegne". L' eccessivo calo della pressione arteriosa - a rischio sono soprattutto gli anziani e le donne - è una delle più frequenti cause di svenimento in estate.
Se in piedi la pressione arteriosa massima scende rapidamente sotto i 70 millimetri di mercurio si può infatti verificare una perdita di coscienza perché il cuore non riesce a "superare" la forza di gravità necessaria per spingere il sangue e l' ossigeno fino al cervello che quindi si " annebbia" e perde il controllo dell' organismo. Un momento a rischio [...] è il passaggio repentino dalla posizione sdraiata a quella in piedi. Gli esperti chiamano questo quadro ipotensione ortostatica: meglio rimanere per qualche tempo seduti prima di scattare, per dare tempo al corpo di adattarsi.
Per tutti questi motivi, è il momento di fare un check, della pressione con il proprio medico. [...]
Quali sono i campanelli d' allarme della disidratazione? Mal di testa, vertigini specie al cambio di posizione, debolezza, bocca asciutta. « Per chi ha la pressione alta meglio rivalutare la terapia con il medico - ricorda Volpe. Andrebbero ridotti o, se possibile, evitati i diuretici che espongono a disidratazione, perdita di potassio e disturbi dei sali circolanti nel sangue. Occhio se assumete anche farmaci vasodilatatori, come calcio- antagonisti e nitroderivati, e agli Ace- inibitori e agli antagonisti dell' angiotensina». Sul fronte pratico, per chi ha scelto il mare e soffre di ipertensione o scompenso cardiaco conviene evitare gli sbalzi di temperatura.
Attenzione all' aria condizionata "a palla" se arrivate da 30 o più gradi ed evitate di esporvi i a lungo al sole per poi tuffarvi in acque fredde. C' è il rischio di congestione, soprattutto in chi assume farmaci: per questo conviene entrare in acqua gradualmente, [...]