COLPO DI TALCO! – L’AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO DELL’OMS HA INSERITO IL TALCO NELLA CATEGORIA DEI “PROBABILI CANCEROGENI” PER GLI ESSERI UMANI – SECONDO LO STUDIO PUBBLICATO SU “LANCET”, LE PROVE SCIENTIFICHE SUL RISCHIO DI TUMORE OVARICO NELLE DONNE SONO “LIMITATE”, MA C’È CERTEZZA DEL SUO POTENZIALE DANNOSO NEGLI STUDI SU ANIMALI – LA DECISIONE ARRIVA DOPO CHE JOHNSON & JOHNSON HA PAGATO 700 MILIONI DI DOLLARI PER RISOLVERE LE CAUSE LEGALI SUL SUO TALCO…
-Estratto dell’articolo di https://tg24.sky.it/
L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) di Lione, specializzata nello studio degli agenti cancerogeni e parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha rivisto i dati disponibili sul talco, modificando la sua valutazione e innalzando il livello di allerta. Ora, il talco non è più classificato come "possibile cancerogeno" per l'uomo, ma come "probabile cancerogeno", una categoria di pericolosità più elevata.
In attesa della nuova monografia della Iarc, che sarà pubblicata nel 2025 e tratterà del talco e dell'acrilonitrile (un composto utilizzato nella sintesi delle materie plastiche e classificato tra le sostanze sicuramente cancerogene), le conclusioni di questa rivalutazione sono state pubblicate sulla rivista scientifica Lancet Oncology.
La valutazione deriva dal lavoro di un gruppo di 29 scienziati provenienti da 13 nazioni, che ha esaminato la letteratura scientifica disponibile sugli effetti del talco non contenente amianto sulla salute umana. Nello specifico, come precisato dall’Iarc sulle pagine della rivista specializzata, il talco è stato inserito nella categoria dei “probabili cancerogeni” “sulla base di una combinazione di prove "limitate" di cancro negli esseri umani, prove "sufficienti" di cancro negli animali da laboratorio e forti prove meccanicistiche nelle cellule primarie umane e nei sistemi sperimentali”.
L'agenzia dell'Oms ha sottolineato che l’uso del talco è stato messo sotto esame per i suoi potenziali effetti sulla salute specialmente in contesti clinici e industriali, e in particolare durante l'estrazione e la lavorazione del minerale. Operazioni che comportano un maggior rischio di inalazione del minerale.
Tuttavia, anche la popolazione generale potrebbe essere esposta a rischi per la salute, in quanto può entrare in contatto con il minerale “tramite ingestione, inalazione o per via cutanea e perineale”. Il talco, infatti, può essere presente all’interno di una vasta gamma di prodotti, a partire dai cosmetici e dagli alimenti, fino a prodotti farmaceutici, plastica, ceramiche, vernici, prodotti in gomma e mangimi per animali. […]
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