LA GUERRA AL COVID SEMBRA VINTA, QUELLA TRA VIROLOGI È SENZA FINE – GIORGIO PALÙ, PRESIDENTE DELL’AIFA, SMONTA LA TESI DELLO “ZANZAROLOGO” ANDREA CRISANTI, CHE NEL 2020 AVEVA PRESENTATO UN ESPOSTO IN CUI SOSTENEVA CHE I TAMPONI ANTIGENICI ACQUISTATI DALLA REGIONE VENETO FOSSERO POCO AFFIDABILI E QUINDI AVESSERO FAVORITO LA DIFFUSIONE DEL VIRUS – PER PALÙ IL REPORT DI CRISANTI “NON PUÒ IN ALCUN MODO ESSERE ASSUNTO NÉ COME DATO SCIENTIFICO NÉ COME OPINIONE DI ESPERTO, È SOLO INATTENDIBILE” – E GLI ALTRI ESPERTI SI SCHIERANO...
-Estratto dell’articolo di Lorenzo Salvia per www.corriere.it
Uno dei grandi punti interrogativi che ci ha lasciato il Covid riguarda i suoi effetti nel lungo periodo. In attesa di capire come stanno davvero le cose, e ci vorranno anni, possiamo placare le nostre ansie con una prima voce da mettere in lista. È la guerra tra virologi, che sembra sopravvivere anche alla pandemia […]
L’ultima coda, almeno per ora, parte dall’inchiesta della Procura di Padova sull’affidabilità dei test rapidi acquistati dalla Regione Veneto nel 2020. Nell’ottobre di quell’anno Andrea Crisanti – allora ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, oggi senatore del Pd – aveva presentato un esposto in cui sosteneva che quei tamponi antigenici fossero poco affidabili.
Una mossa che aveva innescato uno scontro senza esclusione di colpi con il governatore del Veneto, Luca Zaia. E che si basava su uno studio condotto dallo stesso Crisanti la cui tesi di fondo era che quei test avessero favorito la diffusione del virus anziché ostacolarla.
Dalle carte dell’inchiesta emerge però il giudizio su quella ricerca firmato da un altro virologo, Giorgio Palù, anche presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Ed è un giudizio più che severo perché liquida senza appello lo studio dell’ex professore di Padova: «Non può in alcun modo essere assunto né come dato scientifico né come opinione di esperto». E cosa sarebbe, allora? «Trattasi in realtà — scrive Palù nel suo parere — di informazione inattendibile e non scientifica».
[…] Contro lo studio del professor Crisanti era già intervenuto Massimo Clementi, professore emerito di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. E anche la sua era stata una bocciatura senza appello, visto che aveva parlato di «lavoro imbarazzante», di «prima parte che definirei ingenua» di «mancanza di elementi di supporto».
[…] Ma del resto, nella guerra dei virologi, c’è anche chi Crisanti l’aveva difeso. ComeFulvio Ursini, già direttore del Dipartimento di chimica biologica dell’Università di Padova, che aveva parlato di «mancanza di rispetto, non solo della persona, quanto dell’operare scientifico stesso». Fine del botta e risposta.
Già alla fine del 2021, quando il Covid era di sicuro più preoccupante di oggi, un sondaggio del Censis diceva che quasi la metà degli italiani era contraria alla presenza dei virologi in tv. L’altra metà, evidentemente, era favorevole. Da allora, per fortuna, le cose sono migliorate ma l’effetto collaterale della guerra dei virologi continua a farsi sentire. […]