LE MASCHERINE SONO MOLTO UTILI, ANCHE PER COPRIRE LA FACCIA COME IL CULO DI GHEBREYESUS E DEI SUOI COLONNELLI ALL'OMS - ''LE MASCHERINE VANNO INDOSSATE IN TUTTI I LUOGHI PUBBLICI. ECCO UN TUTORIAL PER FARLE IN CASA''. COSA?? DOPO 5 MESI IN CUI HANNO DETTO CHE NON ANDAVANO USATE, ORA I CAPOCCIONI DELL'AGENZIA ONU LE RACCOMANDANO A TUTTI E ANCHE FAI-DA-TE? ''È UN AGGIORNAMENTO''. ANCORA DOBBIAMO DARGLI RETTA?
-Gaia Scorza Barcellona per www.repubblica.it
Le mascherine vanno indossate nei luoghi pubblici e non più solo da operatori sanitari, malati di Covid-19 e chi li assiste. Lo stabilisce l'Organizzazione mondiale della Sanità che ha diffuso le nuove linee guida sui dispositivi di protezione ormai in uso da mesi per l'emergenza coronavirus, diffondendo i consigli per sanificarli e smaltirli. Anche se da sole non bastano, come ha ribadito ieri il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sulla pandemia a "proteggere contro il Covid-19". Un bel cambio di rotta in piena pandemia.
Fino ad ora l'Oms aveva infatti rimarcato il "falso senso di sicurezza" trasmesso dall'indossare una copertura sul viso, senza specificare l'importanza dell'utilizzo. Ma considerate le nuove prove sulla trasmissione del coronavirus che si sta cominciando a conoscere l'organizzazione torna sui suoi passi rispetto al documento rilasciato il 6 aprile, allargando l'obbligo di indossarle perché utili a contenere i contagi.
Le nuove linee guida, ha spiegato il capo dell'Agenzia dell'Onu, "sono un aggiornamento di quello che diciamo da mesi". "Alla luce della situazione attuale, l'Oms raccomanda i governi ad incoraggiare l'uso delle mascherine dove c'è un'ampia diffusione del virus e la distanza fisica è difficile da mantenere, come i trasporti pubblici, i negozi o in altri ambienti chiusi e affollati", ha sottolineato il direttore.
In particolare, l'invito è rivolto anche agli operatori sanitari "che non trattano pazienti Covid-19. Alle persone di età superiore ai 60 anni o quelle con patologie pregresse è consigliato di indossare una mascherina medica in situazioni in cui il distanziamento sociale non può essere mantenuto".
Tutti gli altri "devono indossare mascherine di tessuto a tre strati". Nelle nuove indicazioni dell'Oms ci sono anche tutte le istruzioni per fabbricarle in casa. Si tratta di suggerimenti per realizzare mascherine in tessuto, con dettagli su strati e materiali da utilizzare.
Fino ad ora l'Oms aveva infatti rimarcato il "falso senso di sicurezza" trasmesso dall'indossare una copertura sul viso, senza specificare l'importanza dell'utilizzo. Ma considerate le nuove prove sulla trasmissione del coronavirus che si sta cominciando a conoscere l'organizzazione torna sui suoi passi rispetto al documento rilasciato il 6 aprile, allargando l'obbligo di indossarle perché utili a contenere i contagi.
Le nuove linee guida, ha spiegato il capo dell'Agenzia dell'Onu, "sono un aggiornamento di quello che diciamo da mesi". "Alla luce della situazione attuale, l'Oms raccomanda i governi ad incoraggiare l'uso delle mascherine dove c'è un'ampia diffusione del virus e la distanza fisica è difficile da mantenere, come i trasporti pubblici, i negozi o in altri ambienti chiusi e affollati", ha sottolineato il direttore.
In particolare, l'invito è rivolto anche agli operatori sanitari "che non trattano pazienti Covid-19. Alle persone di età superiore ai 60 anni o quelle con patologie pregresse è consigliato di indossare una mascherina medica in situazioni in cui il distanziamento sociale non può essere mantenuto".
Tutti gli altri "devono indossare mascherine di tessuto a tre strati". Nelle nuove indicazioni dell'Oms ci sono anche tutte le istruzioni per fabbricarle in casa. Si tratta di suggerimenti per realizzare mascherine in tessuto, con dettagli su strati e materiali da utilizzare.
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In Italia è d'obbligo l’uso della mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, per esempio mezzi di trasporto pubblico, mercati ed esercizi commerciali. Ma alcune regioni hanno introdotto norme più restrittive che resteranno in vigore anche dopo le riaperture del 3 giugno. In Piemonte e Lombardia, ad esempio, sarà obbligatorio coprire naso e bocca all’aperto almeno fino al 14 giugno. Così come in Friuli Venezia Giulia, in Campania e a Genova. Mentre in Veneto, dove il governatore Zaia ha definito le mascherine "una delle condizioni sine qua non" per le riaperture nella regione, l'obbligo di indossarle all'aperto decade dal 1 giugno.
Altri assessorati alla Salute, come quello siciliano (stessa linea adottata in Sardegna), raccomandano in generale l'uso della mascherina in quanto "oltre che un dispositivo di protezione personale, è un segno di rispetto per le persone che ci circondano. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all'aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo". Eccetto per chi fa attività motoria (e mantiene la distanza di sicurezza di due metri), i bambini al di sotto dei sei anni e le persone con disabilità.
Anche nel resto del mondo ci si era regolati finora in modo non omogeneo. E' di ieri il dietrofront del Regno Unito, solo per fare un esempio, dove l'indicazione di indossarla è stata estesa a tutti i visitatori e a tutto lo staff sanitario e amministrativo degli ospedali, rafforzando le linee guida - finora decisamente blande sul punto, - solo dopo l'annuncio di ieri sull'obbligo di coprirsi il volto a partire dal 15 giugno valido per i passeggeri dei trasporti pubblici.
Preoccupazioni analoghe si sono manifestate in altri Paesi dove la pandemia sta obbligando i governi a prendere misure più forti, soprattutto alla luce di maxi assembramenti e proteste. Non a caso l'Organizzazione mondiale della sanità ha fatto riferimento ai fatti di cronaca di questi ultimi giorni, rivolgendosi ai manifestanti scesi in piazza dopo la morte negli Stati Uniti di George Floyd durante un arresto e ricordando la necessità di proteggere se stessi e gli altri dal virus SarsCov2. Un allarme giustificato dal fatto che negli Usa si segnalano oltre 20 mila nuovi casi di contagio al giorno.
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"Abbiamo di sicuro assistito a molta passione questa settimana, con gente che ha sentito il bisogno di uscire ed esprimere i propri sentimenti. Chiediamo loro di ricordare che è necessario proteggere se stessi e gli altri", ha detto la portavoce dell'Oms Margaret Harris. Quindi, un monito: "Non è finita. Non sarà finita fino a quando non ci sarà più il virus in nessuna parte del mondo", ha concluso Harris ricordando come l'epicentro della pandemia sia al momento in Paesi dell'America Centrale, del Sud e del Nord America