NATALE E CAPODANNO? UN’ABBUFFATA DI COLESTEROLO – NON SOLO PRENDIAMO PESO DURANTE LE FESTE, MA S’IMPENNA ANCHE IL COLESTEROLO: I LIVELLI SUPERIORI SONO SUPERIORI DEL 20% RISPETTO ALL’ESTATE – IN ATTESA DI RIPRENDERE I NORMALI RITMI DI VITA, UN AIUTO PUÒ ARRIVARE DA…
-Antonio Caperna per “il Messaggero”
Il clima di relax delle feste, la compagnia dei familiari e degli amici e le tentazioni a tavola sono un mix davvero pericoloso per il girovita. Se infatti non meraviglia l' aumento di peso dopo Natale, non si pensa che ciò comporta anche altre conseguenze. Una fra tutte è l' aumento di colesterolo, come sottolinea un' analisi condotta dall' Università di Copenaghen, pubblicata sulla rivista scientifica Atherosclerosis, che ha coinvolto 25mila danesi: dopo le feste il colesterolo si innalza di un quinto per nove persone su dieci.
Subito dopo la pausa natalizia i suoi livelli sono superiori del 20% rispetto all' estate. «Il nostro studio mostra che i livelli di colesterolo sono influenzati dal cibo grasso che consumiamo quando festeggiamo il Natale - afferma Anne Langsted, una delle ricercatrici che ha condotto lo studio - Il fatto che così tante persone abbiano valori alti di colesterolo subito dopo le vacanze di Natale è molto sorprendente».
IL PESCE
In attesa di riprendere i normali ritmi di vita e, possibilmente, una dieta più equilibrata, un aiuto per iniziare ad abbassare il colesterolo può arrivare da alimenti contenenti fibre solubili, come l' orzo, l' avena, i fagioli, gli spinaci e tutti gli ortaggi a foglia verde, ma anche le mele, e poi noci e mandole (in modica quantità) ricche di grassi polinsaturi. Molto raccomandato è anche il pesce (dalle aringhe al salmone al tonno ) e poi l' olio d' oliva extravergine.
Importante è anche l' attività fisica come una semplice passeggiata di trenta minuti a ritmo sostenuto, la scelta di salire le scale invece di prender l' ascensore o pedalare sulla cyclette mentre si vede la tv.
I LIMITI
Secondo molti il continuo abbassamento dei limiti non è giustificato e porta ad eccessiva medicalizzazione e ricorso a farmaci, per altri invece è il modo migliore per evitare l' insorgenza di pericolose conseguenze. Ad esempio con l' obiettivo di diminuire al massimo i rischi di infarti, ictus e morte, un gruppo di esperti del Johns Hopkins Medicine Hospital e dell' American Heart Association ha stilato nuove raccomandazioni per test sul livello dei lipidi da iniziare sin dai 9 anni di età e da continuare anche dopo i 75. Più analisi, più spesso e più farmaci pur tenere il nemico numero uno' della salute cardiaca sotto controllo.
Le raccomandazioni suggeriscono un uso più aggressivo dei farmaci a base di statine, e se non bastano, di aggiungere nuovi medicinali chiamati inibitori del PCSK9 specialmente per i pazienti a più alto rischio. L' obiettivo in termini di livello di colesterolo è ora tenere il quello cattivo LDL ad un massimo per tutti di 100mg/dL, e per chi ha già fattori di rischio cardiaco pronunciati a 70mg/dL.