ORA SONO I CINESI A SCHIFARCI – DOPO CHE VENERDÌ È STATO SEGNALATO IN CINA IL PRIMO CASO DI INFEZIONE DA VAIOLO DELLE SCIMMIE, IL CAPO EPIDEMIOLOGO CINESE WU ZUNYOU SUI SOCIAL HA CONSIGLIATO DI EVITARE “IL CONTATTO DIRETTO PELLE A PELLE CON GLI STRANIERI” – IL POST HA SCATENATO FEROCI POLEMICHE E IL MEDICO È STATO ACCUSATO DI RAZZISMO...
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(ANSA) - L'ultimo avviso sul vaiolo delle scimmie postato dal capo epidemiologo cinese Wu Zunyou sui social media ha creato una bufera, con tanto di accuse di razzismo: ha consigliato di evitare "il contatto con gli stranieri" dopo che venerdì è stato segnalato nel Paese il primo caso di infezione, spingendo le autorità sanitarie a valutare misure restrittive ad hoc.
Il post, duramente criticato, ha causato pesanti polemiche online, al punto che la sezione dei commenti del suo account su Weibo, il Twitter in mandarino, è stata congelata e ripulita. Wu, volto popolare durante la lotta al Covid-19, è il capo epidemiologo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie e ha messo a punto sabato un codice da seguire per strozzare i rischi di contagio.
"Per prevenire possibili infezioni da vaiolo delle scimmie e come parte del nostro stile di vita sano, si raccomanda di non avere un contatto diretto pelle a pelle con gli stranieri", ha scritto l'epidemiologo, chiedendo alle persone di evitare "tali contatti con persone" che sono state all'estero nelle ultime tre settimane.
Quanto basta, con un Paese sfiancato da oltre due anni di politica di 'tolleranza zero' al Covid-19, per far scoppiare una bufera online, a dispetto della fuga di stranieri dalla Cina, soprattutto dopo i due mesi (aprile e maggio scorsi) di lockdown totale antipandemico che ha bloccato i 26 milioni di abitanti di Shanghai.