"CI VORRANNO DUE-TRE MESI PER AGGIORNARE IL VACCINO ALLA VARIANTE OMICRON" - LA RASSICURAZIONE DI PAUL BURTON, CAPO DELLA DIVISIONE MEDICA DI MODERNA: "CI SONO ANCORA DOMANDE CHIAVE A CUI GLI STUDI DEVONO DARE RISPOSTA SULLA TRASMISSIBILITÀ E POTENZIALE GRAVITÀ. RITENIAMO CHE LA MUTAZIONE SIA ALTAMENTE CONTAGIOSA" - GRAMELLINI: "SULLA VARIANTE OMICRON SI PASSA DAL PANICO ALLA SOTTOVALUTAZIONE IRRIDENTE. FINO ALLA PROSSIMA VARIANTE, CHE RIMETTERÀ IN MOTO LA RUOTA DELLE EMOZIONI, CON NOI SOPRA A GIRARE IN TONDO COME CRICETI, MA MOLTO PIÙ ISTERICI…"
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1 - MODERNA: VACCINO AGGIORNATO IN 2-3 MESI
«Ci vorranno settimane, probabilmente dai due ai tre mesi, per iniziare la produzione» di un eventuale nuovo vaccino mirato specificamente contro la mutazione denominata Omicron del Covid: lo ha ribadito ieri Paul Burton, capo della divisione medica di Moderna, rassicurando però che l'azienda sta già lavorando alacremente per testare tre possibili booster e una nuova immunizzazione.
La compagnia americana Moderna sta preparando le sperimentazioni di tre tipologie di dosi di rinforzo: una contiene semplicemente una dose più alta del booster già esistente; due, al contrario, intendono offrire una protezione multivalente per diverse variazioni del Sars-Cov2, e un vaccino specifico contro Omicron.
«Ma per ora - ha spiegato Paul Burton - ci sono ancora domande chiave a cui gli studi devono dare risposta sulla trasmissibilità della nuova variazione e la sua potenziale gravità. Purtroppo riteniamo che la mutazione sia altamente contagiosa ma non sappiamo ancora molto sulla severità della malattia indotta da Omicron e se sia possibile contenerla con i vaccini già sul mercato». In sintesi: con i dati a disposizione oggi è presto per affermare che valga la pena sviluppare e produrre un nuovo vaccino perché quelli esistenti potrebbero fornire una protezione dalla malattia già soddisfacente.
2 - IL VIRUS DELL'ISTANTE
Massimo Gramellini per "il Corriere della Sera"
Funziona così. Dal Sudafrica arriva una variante denominata Omicron, di cui con certezza non si sa nemmeno se sia più contagiosa delle altre. Eppure, le Borse crollano e il primo caso in Europa viene segnalato con l'enfasi che si darebbe a un'invasione aliena. Perdono la testa persino i pochi politici che ce l'hanno: Ursula von der Leyen invoca pubblicamente l'aggiornamento dei vaccini, senza rendersi conto che in questo modo rischia di diffondere il messaggio nefasto che quelli attuali non servono più.
I media raccontano in tempo reale l'impazzimento altrui, è il loro mestiere, e i social lo amplificano. L'effetto è il panico globale che si materializza nella sospensione dei voli dal Sudafrica, come se un virus si potesse arrestare al check-in. Passa qualche ora - non qualche mese - e si scopre che i sintomi di questa nuova variante sarebbero quelli di un lieve raffreddore e che il primo italiano ad averla presa sta bene proprio grazie al vaccino.
Per il solitamente pessimista Crisanti, Omicron potrebbe addirittura rappresentare il primo segnale di indebolimento del Covid. In base alla nota legge del contrappasso, o del rinculo, o dello yo-yo, l'umore collettivo si ribalta: dal panico alla sottovalutazione quasi irridente di ciò che ancora un attimo prima sembrava l'apocalisse. Fino alla prossima variante, che fa rima con istante e rimetterà in moto la ruota delle emozioni, con noi sopra a girare in tondo come criceti, ma molto più isterici di quelle sagge ed equilibrate bestiole.