SAI CHE SCOPERTA: PER DIMAGRIRE BASTA NON MANGIARE –AUMENTANO LE PERSONE CHE RICORRONO AL REGIME DEL “DINING CANCELLING”, CHE PREVEDE DI ABBUFFARSI PER 8 ORE E DIGIUNARE NELLE RESTANTI 16: SI TRATTA BANALMENTE DEL DIGIUNO INTERMITTENTE CHE PORTA A SALTARE LA CENA – MA OCCHIO PERCHÉ, ENTUSIASMI A PARTE, LA DIETA NON È INDICATA PER TUTTI: È SCONSIGLIATA AI BAMBINI, AI RAGAZZI IN CRESCITA, AI DIABETICI E…

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Estratto dell’articolo di Angelica Amodei per “Il Messaggero”

 

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[…]Oggi, è sempre più numeroso l'esercito dei favorevoli al dining cancelling (elimina la cena), che prevede 8 ore in cui è concesso mangiare e nelle restanti 16 si digiuna. «Non è importante solo quanto mangiamo, ma anche quando mangiamo», spiega la dottoressa Debora Rasio, oncologa e nutrizionista, ricercatrice presso La Sapienza di Roma.

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«Consumare le calorie durante le 10 ore di luce, allungando il tempo del digiuno, armonizza gli orologi biologici del corpo e migliora il funzionamento delle cellule. Il digiuno intermittente non serve solo per dimagrire, ma è fonte di giovinezza fisica e mentale. Noi abbiamo dei geni che si attivano con l'alimentazione, altri vengono attivati dal digiuno, alcuni dei quali sono molto importanti per la longevità».

 

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[…] La tolleranza al digiuno si sviluppa gradualmente. «C'è chi inizia con 13 ore», dice la Rasio. «È già un buon lasso di tempo in cui mettiamo l'organismo a "riposo", dall'impegnativo lavoro di digestione. Dovremmo seguire il ritmo luce-buio. Quando c'è la luce il corpo trasforma meglio il cibo in energia. […]».

 

Se è chiaro come digiunare, è anche utile conoscere le linee guida alimentari da seguire nel corso delle ore da dedicare al cibo. «Dovremmo distribuire le proteine nella prima parte della giornata correttamente. Sono quelle che poi ci aiutano a spegnere la fame alla sera».

 

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Il menù generale consigliato dall'esperta indica una colazione a base di tè, caffè o tisane con una porzione di proteine (yogurt, ricotta, kefir o uova) abbinata a carboidrati (cereali, pane integrale, fiocchi di avena), frutta fresca e ancora semi oleosi o frutta secca.

A pranzo, carboidrati, proteine, verdura e frutta. Sì al piatto unico o al poké che va tanto di moda. Cena (da consumare molto presto per contare almeno 13 ore di digiuno) leggera: per esempio, una minestra o un passato di verdure e legumi. Concessi durante il digiuno acqua, tisana, caffè, senza zucchero. «Quando lo stomaco resta vuoto per qualche ora si attiva la grelina, un ormone che a sua volta favorisce la produzione di GH, ormone della crescita che ci aiuta non solo a riparare i danni cellulari, ma anche bruciare i grassi», spiega l' esperta. «Si agevola la perdita di peso e diminuisce il grasso viscerale, il più pericoloso per la nostra salute».  

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[…] Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha messo in luce che il digiuno intermittente può essere considerato parte di uno stile di vita sano. Tra gli altri effetti benefici, favorisce la riduzione dell'insulina-resistenza, una condizione molto pericolosa, preludio di diabete e altre malattie croniche (sia cardiovascolare sia neurodegenerativa). Si abbassano i valori di glicemia e colesterolo, così come ne beneficia l'equilibrio pressorio».

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Eppure, è bene sottolineare sempre che questo stile alimentare non è adatto a tutti. «Ai bambini e ai ragazzi in crescita. È assolutamente sconsigliato a chi è sottopeso. Chi non ha insulino-resistenza ed è normopeso non deve fare il digiuno. Controindicato ai convalescenti o a chi ha particolari patologie. In generale, sempre meglio chiedere il parere del medico. Così come i diabetici che seguono una terapia non possono farlo. O le donne in gravidanza».

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