IL SALE FA MALE, MA SOLO SE SI ESAGERA - IL 90% DEGLI ITALIANI MANGIA TROPPO SALATO: GLI UOMINI CONSUMANO SUI 10 GRAMMI AL GIORNO E LE DONNE INTORNO AGLI 8, MENTRE LA QUANTITÀ INDICATA È DI 5 GRAMMI (L'EQUIVALENTE DI UN CUCCHIAINO DA TÈ) - A FREGARCI SONO I CIBI GIÀ PREPARATI COME PANE, CRACKER, FORMAGGI E VERDURE IN SCATOLA - MA IL SALE RESTA INDISPENSABILE PER LA NOSTRA SALUTE: SEBBENE IL SODIO SIA IL PRINCIPALE RESPONSABILE DELL'IPERTENSIONE, IL POTASSIO È NECESSARIO PER...
-Elena Meli per “Salute - Corriere della Sera”
L'ipertensione non è un destino ineluttabile, man mano che l'età avanza. La maggioranza crede che sia così, ma come spiega Claudio Borghi, direttore del Centro Ipertensione del Policlinico Universitario S. Orsola di Bologna, si può fare parecchio per spostare in avanti il problema: «Con l'invecchiamento inevitabilmente i vasi sanguigni diventano più rigidi, perché aumenta la quota di tessuto fibroso nelle pareti e perché ci sono più depositi di calcio: così, per mantenere il flusso di sangue contro una resistenza maggiore, la pressione deve necessariamente salire. Tuttavia è possibile mantenere l'elasticità dei vasi molto a lungo, ritardando o anche evitando che si arrivi a una vera e propria ipertensione anche durante la terza età: basta seguire le regole della prevenzione».
Che sono le stesse da mettere in pratica anche in caso di diagnosi di ipertensione ma richiedono costanza per avere un risultato, come osserva Guido Grassi, docente di medicina interna dell'Università di Milano Bicocca e presidente SIIA: «È necessario astenersi dal fumo, perché le sigarette di per sé inducono un incremento della pressione arteriosa; altrettanto fondamentale il controllo del peso, associato a un'attività fisica regolare: una camminata veloce di mezz' ora almeno tre volte alla settimana è indispensabile. Per dimagrire o mantenere il peso forma serve anche fare attenzione alla dieta, che per prevenire o trattare l'ipertensione non deve abbondare di sale».
«L'alimentazione antipertensiva è ricca di pesce, frutta e verdura», spiega Borghi. «Bisogna fare attenzione agli zuccheri, perché l'eccesso influenza la pressione arteriosa; in particolare è bene evitare il fruttosio come dolcificante, che viene trasformato in acido urico, una sostanza anch' essa coinvolta nello sviluppo di ipertensione. Con il fruttosio nella frutta invece non ci sono problemi, perché è bilanciato dalle fibre contenute nell'alimento. Quanto al sale, l'obiettivo è una dieta normosodica, che ne introduca circa 5 grammi al giorno: non c'è consenso sui vantaggi di una dieta iposodica per tutti, ma di certo è bene evitare cibi come patatine e noccioline che in una piccola quantità di peso concentrano tantissimo sale e fanno sballare il conto quotidiano».
Che è già fuori controllo per moltissimi: le stime indicano che il 90 per cento degli italiani mangia troppo salato, con gli uomini che si attestano sui 10 grammi di sale al giorno e le donne intorno agli 8. Per intendersi, 5 grammi di sale corrispondono a un cucchiaino da tè ma esagerare è facile, perché la maggior parte dell'introito quotidiano arriva da alimenti «insospettabili» già preparati, in cui il sale viene aggiunto: si trova per esempio in biscotti, dolci, cereali per la prima colazione ma soprattutto in salse e condimenti, pane e crackers, formaggi spalmabili e fusi a fette, verdure in scatola.
Abbonda poi in salumi, carni e pesce in scatola o pasti pronti: appena un etto di prodotti impanati, da cuocere in forno o friggere, contiene da tre a cinque volte il tetto massimo di sale quotidiano. Contenerne l'utilizzo è perciò di grande aiuto, così come togliere la saliera dal tavolo (solo questo gesto pare possa far risparmiare un grammo di sale al giorno) e fare attenzione all'introito di potassio.
Se infatti il sodio contenuto nel sale da cucina è il principale responsabile dell'incremento della pressione, il potassio è indispensabile per l'equilibrio degli elettroliti e come contraltare del sodio: in caso di carenza di potassio si modificano gli scambi renali e cresce il pericolo di ipertensione, perciò è bene introdurne a sufficienza con l'alimentazione portando spesso in tavola i cibi che ne sono ricchi come frutta secca, banane, legumi, patate, funghi, carne fresca e cioccolato. O magari usando per condire il sale di potassio anziché il normale cloruro di sodio, per avere al contempo entrambi i minerali.