UNO SPUTO CI SALVERÀ! – FINALMENTE ARRIVA L’OK AI TEST SALIVARI. LO ANNUNCIA IL DIRETTORE SANITARIO DELLO SPALLANZANI, FRANCESCO VAIA: “DAREMO IL VIA LIBERA ENTRO QUESTO FINE SETTIMANA. È POCO INVASIVO E ASSOLUTAMENTE AFFIDABILE PER L’ATTIVITÀ DI SCREENING, STIAMO LAVORANDO ANCHE A LABORATORI MOBILI SUL CAMPO” - SPERIAMO VADANO NELLE SCUOLE DOVE I BAMBINI VENGONO SPEDITI A CASA PER UN COLPO DI TOSSE E COSTRINGONO LE FAMIGLIE A RIMANERE IN ISOLAMENTO PER GIORNI IN ATTESA DEL RISULTATO DEL TAMPONE
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Da www.leggo.it
«Sulle terapie intensive osserviamo un trend in lieve crescita, che era prevedibile perché siamo nella coda del rientro delle vacanze e dei viaggi. Nulla di drammatico e non dobbiamo spaventarci. I pazienti ricoverati sono aumentati rispetto a due mesi ma non siamo affatto alla saturazione». Lo ha evidenziato il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ospite di 'Radio Anch'iò su RaiRadio1. Sulle cause il direttore Vaia sottolinea due fattori: «L'aumento dell'età media, schizzata sopra i 50 anni precisamente 54 da noi, e anche il fatto che siamo in una fase in cui i cambiamenti climatici tradizionalmente portano alcune malattie stagionali».
«Entro questo fine settimana daremo il via alla validazione del test salivare. Importante per due motivi: è poco invasivo e assolutamente affidabile per l'attività di screening». Lo ha affermato il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ospite di 'Radio Anch'iò su RaiRadio1. «Non deve essere preso come un dispositivo 'miracolosò, lo standard rimane il test molecolare, ma nelle comunità scolastiche è importante intercettare il caso positivo asintomatico. Ecco che il test salivare diventa importante anche perché non si deve rifare, la saliva prelevata la prima volta viene usata poi per avere la confermare del risultato».
«Stiamo lavorando anche a laboratori mobili che possono andare sul campo a fare i test», precisa Vaia. Il Lazio è quindi pronto a fare da apripista per i test rapidi che potranno servire anche per lo screening a scuola. I 'kit' sperimentati allo Spallanzani permettono un risposta in pochi minuti e saranno usati anche dai team delle Uscar della Regione Lazio per intervenire in maniera rapida in sospetti focolai.