I VACCINI "MRNA" CONTRO I TUMORI POTRANNO CURARE IL CANCRO A POLMONI, STOMACO, COLON E IN PARTE DEL SENO – IL MICROBIOLOGO RINO RAPPUOLI SPIEGA COME FUNZIONERANNO: “È UN FARMACO CHE RISVEGLIA I LINFOCITI T, I QUALI IN PRESENZA DI UN TUMORE SOLITAMENTE SI ADDORMENTANO E CHE COSÌ VENGONO INVECE NUOVAMENTE SCAGLIATI CONTRO LE CELLULE TUMORALI. QUESTO PERÒ È UN TIPO DI ANTICORPO CHE FUNZIONA SOLO PER ALCUNI TIPI DI CANCRO E CHE HA DEI LIMITI D'EFFICACIA"
-Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “La Stampa”
Primo: i vaccini a Rna anticancro funzioneranno solo per quelli con più mutazioni cellulari, ossia i tumori di polmone, stomaco, colon e in parte del seno. Secondo: i vaccini per prevenire i tumori per ora riguarderanno quelli di origine virale, compresa la sclerosi multipla, anche se un tumore non è.
Ma per prevenire gli altri c'è ancora tanta strada da fare. Anche se per Rino Rappuoli, tra i numeri uno a livello mondiale nella ricerca dei vaccini, microbiologo e direttore scientifico del Biotecnopolo di Siena, «la strada è oramai tracciata». Per contrastare i super-batteri resistenti agli antibiotici però «si fa ancora troppo poco».
Professore, può spiegare come funzioneranno i vaccini anticancro a Rna e perché rappresentano una svolta?
«[…] Ora per la prima volta abbiamo delle prove cliniche di efficacia, anche se il vaccino a Rna di Moderna funziona combinato con il monoclonale "Keytruda", uno degli antitumorali più commercializzati al mondo, tanto da fatturare 19 miliardi di dollari l'anno.
È un farmaco che di fatto risveglia i linfociti T, i quali in presenza di un tumore solitamente si addormentano e che così vengono invece nuovamente scagliati contro le cellule tumorali. Questo però è un tipo di anticorpo che funziona solo per alcuni tipi di cancro e che ha dei limiti d'efficacia».
Invece combinato con il vaccino a Rna cosa cambia?
«A fare impazzire le cellule tumorali, consentendo loro di proliferare all'infinito, sono delle mutazioni del codice genetico. […]».
Con quali risultati?
«Le prove cliniche condotte su due gruppi, uno in terapia solo monoclonale, l'altro trattato insieme al vaccino a Rna, hanno dimostrato che in questi ultimi pazienti c'è un miglioramento del 44% di ricorrenza del tumore o morte rispetto a chi è stato trattato con il solo monoclonale».
Quali tipi di tumore si potranno curare?
«Ora con questa combinazione tra vaccino e terapia monoclonale sono stati trattati i melanomi della pelle. Ma è solo l'inizio. Adesso c'è da lavorare sugli altri tumori studiandoli uno a uno. Ma probabilmente funzioneranno meno dove c'è un minor numero di mutazioni, come il cancro al pancreas o il gliobastoma, meglio in quelli con più mutazioni, come polmone, stomaco, colon, mentre il tumore al seno ha un numero di mutazioni intermedie». […]