VI CONDANNATE A DIGIUNARE PER ORE SPERANDO DI PERDERE LA PANZA? SAPPIATE CHE NON C’È ALCUN VANTAGGIO NEL FARE IL DIGIUNO INTERMITTENTE RISPETTO A UNA TRADIZIONALE DIETA – SECONDO UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI CHICAGO, I DUE REGIMI PORTANO ALLO STESSO RISULTATO E ALLA MEDESIMA PERDITA DI PESO: IL RISULTATO SULLA BILANCIA DIPENDE NON DAL FATTO CHE NON SI MANGIA PER ORE MA DA...
-Estratto di Tina Simoniello per www.lastampa.it
Ogni anno di questi tempi, certamente complice l'imminente esposizione di eventuali chili di troppo sulle spiagge, si ripropone la questione perdita di peso. E più in particolare riparte inevitabile il dibattito: per dimagrire, è meglio affidarsi al digiuno intermettete o a una tradizionale dieta ipocalorica?
Ora uno studio statunitense, condotto su 90 uomini e donne con obesità e pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, potrebbe dirimere la questione con un pareggio, perché per la ricerca in questione un'alimentazione concentrata in otto ore (per la precisione dalle 12 alle 20, con astensione dal cibo nelle restanti ore del giorno) fa dimagrire più o meno tanto quanto il più tradizionale regime basato sulla restrizione e sul conteggio delle calorie.
[…] un team di ricercatori dell'Università dell'Illinois di Chicago guidati da Shuao Lin, che è il primo autore, hanno studiato 90 adulti con obesità (quindi qui non parliamo di prova costume ma di reale eccesso di peso).
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Le persone del gruppo digiuno avevano ingerito 425 calorie al giorno in meno e avevano perso circa 4.5 chili di più dei controlli dopo 12 mesi di regime dietetico. Più o meno allo stesso modo è andata a chi era nel gruppo restrizione calorica, che, ha ingerito 405 calorie in meno al giorno e perso, sempre dopo un anno, circa 5,4 chili di più dei controlli.
Il digiuno come strumento
"Questo è uno studio interessante perché è stato condotto sulla vita reale delle persone, con il valore aggiunto di essere randomizzato e controllato - commenta Andrea Ghiselli, direttore del Master di primo di livello di Scienze dell'alimentazione e dietetica applicata di Unitelma-Sapienza - .Che conferma che il time-restricted eating non è il motore del dimagrimento, ma uno strumento per perdere peso". Come dire che non si dimagrisce perché si smette di mangiare alle 8 di sera o alle 4 o alle 5 del pomeriggio, ma perché così facendo la maggior parte delle persone tende a mangiare meno: si dimagrisce perché si mangia meno, al solito.
[…] In questo studio chi digiuna per 16 ore e chi conta le calorie smaltisce quasi gli stessi chili […] ma non è detto che i due interventi siano entrambi adatti a ogni tipologia umana. "Il digiuno intermittente è una strategia buona soprattutto per le persone che una volta a tavola riescono con difficoltà a porsi limiti - riprende l'esperto - Gli altri possono optare per una strategia basata sulla riduzione delle calorie distribuite in 3 pasti: una buona colazione e un buon pranzo e una cena leggera, con un paio di spuntini. Che poi è lo stile alimentare più vantaggioso, in senso sia metabolico che digestivo".
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