E' FINITO IL "TEMPO DELLA MELA"? - PER ANNI APPLE È RIUSCITA A DOMINARE SULLA CONCORRENZA GRAZIE AL SUO "ECOSISTEMA", CHE SPINGEVA I CONSUMATORI A COMPRARE SOLO PRODOTTI PROPRIETARI. UN "MONOPOLIO" CHE SI STA SGRETOLANDO PER L'INTERVENTO DELLE AUTORITÀ USA E UE - MA LA VERA "MINACCIA" PER APPLE È L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LA SOCIETÀ DEGLI IPHONE, LA PIÙ CAPITALIZZATA AL MONDO, RISCHIA DI RESTARE INDIETRO DALLA GHIOTTA PARTITA DELLA IA...
-Estratto dell'articolo di Luca Tremolada per https://24plus.ilsole24ore.com/
Jonathan Kanter alla guida dell’Antitrus nel Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti va diretto al punto: «Per anni, Apple ha risposto alle minacce competitive imponendo una serie di regole e restrizioni contrattuali che hanno permesso ad Apple di esigere prezzi più alti dai consumatori, imporre tariffe più elevate agli sviluppatori e ai creatori, e frenare le alternative competitive dalle tecnologie rivali».
LIMITI ALLA CONCORRENZA
L’accusa […] è gravissima. In pratica, è stato affermato che Apple è diventata quello che è oggi «non perché ha prodotto una tecnologia superiore, ma perché ha limitato la concorrenza utilizzando tattiche di esclusione». […] Non era mai stato formulato in modo così esplicito un attacco così chiaro all’ecosistema di Apple, al suo modus operandi, o se preferite, al loro modo di intendere l’innovazione.
Il Dipartimento di Giustizia ha iniziato le indagini nel 2019 […] Per anni, come ha scritto il Dipartimento di Giustizia citando un’email di un manager di Cupertino, hanno tenuto fuori “i barbari”. Gli “altri” sarebbero il resto delle aziende che producono tecnologia e innovazione. A loro è stato richiesto di seguire regole più stringenti, più rigorose allo scopo di rendere l’ecosistema di Apple più sicuro (e migliore). […]
I FRONTI APERTI
Ora non sembra in discussione il “permesso di soggiorno” (per proseguire nella metafora) ma le condizioni di lavoro. Non solo in patria. Per Apple, infatti, non c’è solo il fronte interno. A Bruxelles, con il Digital Markets Act, il nuovo regolamento sui mercati digitali, l’Europa ha chiesto esplicitamente l’apertura del loro “walled garden”, il sistema chiuso che ha regolato e continua a regolare la distribuzione di contenuti sul web. […]
MINACCIA AI
Ma la vera minaccia è rappresentato da un “meteorite” chiamato intelligenza artificiale generativa. Se Apple non riuscirà a sviluppare una propria AI, un modello di linguaggio di grandi dimensioni proprietario integrato nel proprio ecosistema in grado di operare in modo autonomo con hardware e software proprietario, i confini del suo “giardino recintato” saranno ancora più a rischio.
Per ora i segnali non sono rassicuranti. Tim Cook, per riconquistare la Cina, ha già deciso la scorsa settimana che Baidu alimenterà in Cina gli iPhone 16 e il sistema operativo iOS 18 di Apple con i modelli di intelligenza artificiale generativa di ErnieBot. […] Ma anche in Occidente, secondo Bloomberg, Apple e Google avrebbero già stretto un accordo che prevede l’utilizzo di Gemini sugli iPhone a partire dal prossimo aggiornamento del sistema operativo degli smartphone.
Potrebbe essere questa una mossa per prendere tempo nell’attesa di una soluzione proprietaria. Ma se così non fosse per gli osservatori di cose hi-tech sarebbe l’ammissione di un ritardo in quella che è considerata ad oggi la più grande rivoluzione tecnologica del secolo. Per il cultori della Mela la fine di un’era. E forse di un impero. I barbari sono davvero arrivati.
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