ALLARME ROSSO A PALAZZO CHIGI – AL RIENTRO DALLE FERIE IN PUGLIA, GIORGIA MELONI HA TROVATO UN BEL FALDONE DI RIMOSTRANZE AD ASPETTARLA: I MINISTERI GIÀ SONO SULLE BARRICATE PER I TAGLI A TAPPETO RICHIESTI DAL MINISTRO GIANCARLO GIORGETTI – L’ITALIA, OLTRE ALLA MANOVRA LACRIME E SANGUE DA 25 MILIARDI, DOVRÀ TROVARE 13 MILIARDI ALL’ANNO PER IL PIANO DI RIENTRO DAL DEFICIT. SEMPRE CHE L'EUROPA SI FIDI...
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Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per www.repubblica.it
[…] nel cuore della Presidenza del Consiglio l’allarme per la stabilità dell’esecutivo è comunque altissimo, […]per […] la manovra. O meglio: per il rischio che l’Europa non dia credito alla procedura di rientro dell’Italia per deficit eccessivo, che Giorgetti deve presentare il 20 settembre.
Fallire significherebbe trasformare la prossima legge di bilancio in un incubo. Negli ultimi giorni, il Tesoro si è infatti trovato alle prese con una silenziosa e drammatica rivolta nei ministeri, colpiti dalla scure dell’Economia. E la reazione dei singoli dipartimenti è stata brutale.
La sfida, in effetti, è enorme: l’Italia dovrà rientrare di circa tredici miliardi all’anno per i prossimi sette anni. Significa che Meloni e Giorgetti hanno l’obbligo di individuare tredici miliardi di tagli, da sommare ai circa quindici necessari per rifinanziare il cuneo fiscale. La legge di bilancio, con queste premesse, non potrà che essere lacrime e sangue. Ed è partendo da questa consapevolezza che la situazione è precipitata. Per presentare a Bruxelles il piano, Giorgetti ha infatti comunicato a ciascun ministero quanti miliardi dovrà tagliare, lasciando ai singoli ministri il compito di scegliere su quali capitoli intervenire.
Una mossa che ha generato enormi lamentele, diversi ritardi e un risultato nel complesso insoddisfacente: i numeri, insomma, ancora non tornano. Diverse strutture hanno manifestato il proprio disappunto e fatto presente che questa impostazione scatenerà la rivolta di molte categorie. Il nodo è planato sul tavolo di Meloni, che ieri è tornata a manifestarsi con un video autoprodotto dopo aver scelto di trattenersi per cinque giorni in una località ignota all’opinione pubblica (forse in Sardegna dalla sorella Arianna).