ARCURI NON SI COMANDA – "IL SOLE 24 ORE" BRUCIA IL SUPER COMMISSARIO PER IL CORONAVIRUS - CHE HA COMBINATO DA AD DI INVITALIA? POCO E NIENTE: IL CARROZZONE STATALE PER “L’ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI” CERCA DI VENDERE DAL 2018 LA CONTROLLATA “ITALIA TURISMO”, CHE FATTURA 7,15 MILIONI E NE PERDE 7,2 – LA SPONSORIZZAZIONE DI D’ALEMA E IL DOPPIO INCARICO CHE RIMANE
-Gianni Dragoni per “il Sole 24 Ore”
Domenico Arcuri, nominato supercommissario per il Coronavirus. ha un doppio incarico, perché non lascerà la poltrona di amministratore delegato di Invitalia. Arcuri fu nominato ad della società pubblica nel febbraio 2007 dal governo di Romano Prodi. Lo sponsor di Arcuri è Massimo D'Alema.
Con la nomina di Arcuri, il governo tentò di trasformare l’ex Sviluppo Italia da carrozzone in "Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa”. Non si può dire che Invitalia abbia risultati brillanti. Come attenuante, i compiti affidati alla società riguardano situazioni critiche. Per esempio, il rilancio di Termini Imerese dopo l'addio di Fiat o la ricerca di un partner industriale (andata a vuoto) per l'Industria Italiana Autobus.
Dal 2018, Invitalia cerca di vendere la controllata Italia Turismo, che possiede otto villaggi turistici nel Sud dati in gestione a terzi e terreni. Nell'ultimo bilancio, si legge che il 14 giugno 2019 Invitalia «ha comunicato la positiva valutazione di un'offerta pervenuta da un investitore terzo» per larga parte dei villaggi e immobili.
Ma, dai documenti societari, risulta che Italia Turismo e i villaggi sono ancora di Invitalia. La società del turismo nel 2018 ha fatturato 7,15 milioni e ne ha persi 7,2; dal 2016 al 2018 ha perso 25,57 milioni. Ha un debito con le banche di 47 milioni. A fine 2018, aveva 11 dipendenti, costati nell'anno 921.790 euro. Al 30 settembre 2019, secondo una visura Cerved, i dipendenti erano saliti a 12, con l'aumento dei dirigenti da 2 a 3.