ARRIVATO IL CARDINALE, RESTA DA FARE IL CONCLAVE DI MERCATO - FIRME A UN PASSO PER LA NUOVA PROPRIETÀ DEL MILAN, CHE PASSERÀ NELLE MANI DELLA REDBIRD DEL FINANZIERE GERRY CARDINALE: ORA BISOGNA DISCUTERE DEL RINNOVO DI MALDINI, CHE RESTERÀ NONOSTANTE LA SBROCCATA CONTRO LA DIRIGENZA, E I GIOCATORI PER IL SALTO DI QUALITÀ - NEL MIRINO IL BELGA DE KETELAERE, BERARDI DEL SASSUOLO, BOTMAN OPPURE BREMER DEL TORINO...

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Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera

 

GERRY CARDINALE IN PIAZZA A FESTEGGIARE IL MILAN

Non solo Paul e Gordon Singer sul pullman in giro per la città a celebrare lo scudetto (dietro quello dei giocatori ce n'era un altro dedicato a manager e proprietà), ma anche Gerry Cardinale, l'ad di RedBird, il fondo che a brevissimo firmerà l'acquisto del Milan, in piazza Duomo mischiato ai tifosi subito dopo la vittoria a Reggio Emilia.

 

Anche i finanzieri festeggiano. A conferma delle indiscrezioni uscite nei giorni scorsi, il futuro proprietario del club era a Milano la scorsa settimana: c'è anche una foto di lui che il Corriere può mostrare. E ci tornerà anche questa settimana.

 

FOTOMONTAGGIO DI PAOLO MALDINI E GERRY CARDINALE

Cardinale non ha naturalmente solo festeggiato: ha lavorato alla chiusura della trattativa che, come detto, è in dirittura d'arrivo almeno per quanto riguarda il signing, le firme che fissano il valore, che avverrà nei prossimi giorni. Per il passaggio delle quote vero e proprio ci vorrà un po' più di tempo: potrebbe essere a settembre.

 

Adesso il Milan è in una specie di limbo, un ingorgo che finisce per coinvolgere tutta la governance, e inevitabilmente anche il mercato, ma che non si può imputare a nessuno: è figlio delle circostanze, del passaggio di proprietà in corso che - con 1,3 miliardi sul tavolo - segue tempistiche autonome.

Gerry Cardinale

 

Certo, chi vende (Elliott: che comunque resterà socio con una quota) e chi compra (RedBird) dovranno essere bravi ad agire di concerto e affrontare una serie di urgenze: la prima è quella che riguarda Paolo Maldini.

 

Gerry Cardinale

La proprietà vecchia e nuova ripete i no comment, ma dentro Casa Milan l'irritazione dopo lo sfogo alla Gazzetta dello Sport è stata forte, perché si doveva discutere in privato del contratto e del futuro.

 

Gerry Cardinale

Maldini lamenta una scarsa chiarezza sul progetto (vale a dire gli investimenti in previsione per il mercato) e ha anche ragione, ma è un'incertezza inevitabile e destinata a restare ancora per un po', visto il passaggio di proprietà in corso.

 

gerry cardinale di redbird 4

Quindi? Dopo il signing, Gazidis parlerà del rinnovo di contratto a Maldini, che chiederà garanzie, ma l'ad non potrà essere del tutto esaustivo, non subito. La palla passerà in qualche modo nel campo di Maldini, vorrà restare sapendo che il lavoro che lo aspetta in estate non sarà semplice, vista la fase interlocutoria? Si scommette di sì.

 

paolo maldini

Anche Pioli ieri da Fazio ha detto: «È normale che in una stagione ci siano opinioni differenti, ma abbiamo sempre affrontato tutte le discussioni con grande confronto per crescere e trovare soluzioni. Sarà così anche stavolta».

 

Per quanto riguarda il mercato, sarà condiviso: le linee guida resteranno di base le stesse che hanno portato il Diavolo allo scudetto bruciando i tempi, quindi si continuerà a puntare su elementi giovani e talentuosi da valorizzare.

 

GOL DE KETELAERE ITALIA BELGIO

Un esempio è il belga Charles De Ketelaere, 21 anni, del Bruges, ideale per fare il salto di qualità sulla fascia destra: costa 40 milioni, più di Berardi del Sassuolo, ma rispetto all'italiano ha già maturato una buona esperienza in Champions, dove il Milan quest'anno vuole fare strada.

 

domenico berardi contro la macedonia del nord 2

L'ha detto proprio Maldini: in Europa si deve crescere. Botman del Lille resta invece il primo nome per rinforzare la difesa, nonostante l'ingresso in scena del Newcastle. In alternativa Bremer del Torino.

 

Infine lo stadio: Cardinale ha già cominciato a studiare il dossier con i due progetti che il Milan continua a portare avanti in parallelo: il nuovo San Siro, che si può realizzare solo assieme all'Inter, e il progetto di Sesto San Giovanni, che richiede costi più contenuti e che il Milan - in caso di necessità o di nuove scelte - potrebbe anche perseguire da solo.