BELLA LA VITA DELLE MOGLI: IL MARITO CREA UN COLOSSO, LORO VANNO ALL'INCASSO - GRAZIE AL DIVORZIO, MELINDA GATES DIVENTA LA DONNA PIÙ POTENTE DEL MONDO: PUNTA A METÀ DEL PATRIMONIO DA 150 MILIARDI COSTRUITO IN 34 ANNI CON BILL (ANCHE PERCHÉ TRA I DUE NON C'ERA UN ACCORDO PREMATRIMONIALE) - MISTER MICROSOFT PASSAVA UN WEEKEND ALL'ANNO CON UN'AMICA, UN'EX FIDANZATA, E UNA VOLTA FU BECCATO DALLA MOGLIE A FARE UN GRAFICO SUI PRO E I CONTRO DELLE NOZZE… - CHE NE SARÀ DELLA FONDAZIONE BENEFICA DA 50 MILIARDI?
-1 - È STATA MELINDA A CHIEDERE IL DIVORZIO, ORA C'È L'IMPERO DEI GATES DA SPARTIRE
Matteo Persivale per il "Corriere della Sera"
Se Nicole Kidman si disse felice, dopo il divorzio dall'aitante ma non altissimo Tom Cruise, di poter tornare a indossare i tacchi, Melinda Gates adesso potrà comprare tutti gli iPhone e i computer Apple che vuole.
I soldi, nel cammino della separazione non solo dal marito ma dalla Microsoft, non le mancheranno: oggi la donna più potente del mondo non è Angela Merkel, né Ursula von der Leyen, né Christine Lagarde, ma Melinda Ann French Gates, nata il 15 agosto 1964 a Dallas, Texas, liceo dalle Orsoline e laurea (con master) all'ottima Duke, sempre col massimo dei voti tanto da scherzare sul suo essere una secchiona sposata con il secchione più famoso del mondo.
Melinda French Gates è la più potente non solo perché gestisce (e continuerà a gestire) con Bill una Fondazione benefica da 50 miliardi di dollari che porta il nome di entrambi, ma perché il patrimonio dell'ex marito è di circa 150 miliardi di dollari e non è mai stato siglato, tra i due, un accordo prematrimoniale.
Non c'era un contratto per determinare, in anticipo, quanti soldi sarebbero spettati alla moglie in caso di divorzio, neanche tra Jeff Bezos e Mackenzie Scott e sappiamo come è finita - il patrimonio del fondatore di Amazon, circa 129 miliardi di dollari, venne quindi diviso a metà.
Difficile prevedere cosa succederà, in termini di accordi finanziari, tra i non ancora ex-coniugi Gates, ma è evidente che alcune legioni di avvocati stanno in queste ore lavorando agli aspetti più pratici della separazione (Melinda si è affidata allo studio del divorzista Robert Cohen che in precedenza ha lavorato per Ivana Trump, Michael Bloomberg e il comico Chris Rock).
Bill & Melinda hanno passato trentaquattro anni insieme, ventisette dei quali come marito e moglie: si sono conosciuti nel 1987 a New York, e si sono sposati il 1° gennaio 1994. Tre figli - Jennifer, Rory e Phoebe - e una casa da 150 milioni di dollari soprannominata Xanadu 2.0, versione aggiornata (al mondo digitale) della megavilla del magnate protagonista di «Quarto Potere», il film di Orson Welles.
La questione dei figli, sotto il profilo finanziario, è stata risolta da anni: Gates è convinto che «ereditare miliardi non aiuta a formare il carattere» e d'accordo con Melinda ha stipulato che ciascuno dei tre figli erediterà «soltanto» 10 milioni di dollari. Il resto finirà alla Fondazione.
D'accordo, ma cosa sarà della Fondazione stessa: continueranno Bill e Melinda a lavorare fianco a fianco come nei decenni precedenti? L'intesa, tra i due, è sempre stata civile: Gates, uomo magari non straordinariamente carismatico ma di ammirevole pragmatismo, fece presente all'allora fidanzata Melinda che gli sarebbe piaciuto continuare con una tradizione alla quale era affezionato, un weekend all'anno passato in vacanza con un'amica (e ex fidanzata), l'ex programmatrice Microsoft e ora venture capitalist Ann Winblad.
Melinda disse sì, e Bill anche da sposato continuò la tradizione. D'altronde c'è un aneddoto che fa capire bene l'indole precisina del personaggio: quando ancora erano fidanzati Melinda lo scoprì intento a annotare in un grafico, su una lavagna, i pro e i contro di un eventuale matrimonio con lei.
2 - IL REBUS SUL FUTURO DELLA FONDAZIONE CHE VALE UNO STATO
Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"
Nel 2020, anno primo della pandemia, due figure tenevano testa alla linea minimalista di Donald Trump. Uno era il virologo Anthony Fauci. L'altro Bill Gates, fiancheggiato dalla moglie Melinda. Il New York Times scrive che per tutta la giornata di ieri, molti dei 1.600 collaboratori della Bill e Melinda Gates Foundation si sono scambiati messaggi preoccupati. «E adesso?».
Il direttore esecutivo, Mark Suzman, ha provato a rassicurare tutti: «È chiaramente un momento difficile sul piano personale, ma entrambi mi hanno assicurato che continueranno a impegnarsi nella Fondazione».
L'organizzazione, costituita nel 2000 dal fondatore di Microsoft insieme con la moglie, è considerata la più importante non profit del mondo. Naturalmente contano le risorse: il capitale ammonta a 50 miliardi di dollari. Ma ciò che spicca è l'approccio innovativo.
Poca assistenza, poca filantropia consolatoria; tante iniziative di grande impatto politico. Bill e Melinda hanno chiamato a raccolta scienziati e manager di alto livello. Hanno intuito fin dal 2000 la pericolosità delle pandemie; hanno elaborato progetti concreti per contrastare il «climate change». Un modello da studiare, cui si sono ispirati, tra gli altri, Michael Bloomberg e l'attore Sean Penn con la sua Core.
Non è esagerato sostenere che oggi la Fondazione dei Gates possa essere paragonata a uno Stato sovrano. L'anno scorso Donald Trump decise di bloccare i finanziamenti all'Organizzazione mondiale della Sanità, pari a 889 milioni di dollari, il 20% del capitale a disposizione dell'agenzia Onu, fondata nel 1948.
L'ex presidente americano accusò il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom, di essere «un pupazzo manovrato dai cinesi». Ci fu una grande polemica. Ma negli Stati Uniti solo i Gates fecero un passo concreto. Bill difese apertamente Adhanom e la Fondazione confermò la posizione di secondo finanziatore dell'Oms, con una quota di 531 milioni di dollari.
La Fondazione ha ormai una funzione di guida mondiale nella lotta alla pandemia: ha investito 1,75 miliardi di dollari nella produzione e nella distribuzione dei vaccini, entrando in forze nel Covax, il consorzio costituito per aiutare i Paesi più poveri. Negli ultimi mesi c'è stato anche qualche contrasto tra i Gates e il neo presidente Joe Biden.
La Casa Bianca ha teorizzato e attuato l'America First in materia di immunizzazione: prima gli americani, poi gli altri. Bill, invece, si è fatto intervistare regolarmente dalle tv statunitensi per chiedere «più generosità» e anche «più lungimiranza» a Biden.
Senza una vaccinazione, rapida e universale, il contagio non sarà sconfitto. Adesso bisogna capire se e come il divorzio potrà cambiare qualcosa. Forse non sarà un problema di patrimonio. La ricchezza di Bill ammonta a 133 miliardi, quella di Melinda a 70 miliardi. I due hanno anche investimenti finanziari separati con cui alimentare la Fondazione.
Il tema, invece, sarà quello della gestione. Bill, 65 anni, e Melinda, 56, hanno condiviso il lavoro per venti anni. Hanno studiato, esplorato; sono cresciuti politicamente, sono diventati protagonisti del dibattito pubblico. Sempre insieme: anche questa è stata la loro forza.