BOLLORÉ (CON DEUTSCHE BANK) MANDA IN SUBBUGLIO GLI INVESTITORI – I VERTICI DI VIVENDI INCONTRANO GIORGETTI E CAPUTI (CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI) E RIBADISCONO LA CONTRARIETÀ DEL PRIMO AZIONISTA DI TIM ALLA VENDITA DELLA RETE A KKR: LA CESSIONE METTEREBBE A RISCHIO LA SOSTENIBILITÀ DELL’AZIENDA E 20MILA POSTI DI LAVORO – COMPLICE ANCHE UN REPORT DI DEUTSCHE BANK, IL TITOLO CROLLA IN BORSA E IL VALORE TORNA AI LIVELLI DI AGOSTO. GLI INVESTITORI SONO PREOCCUPATI CHE IL SACRIFICIO DELL’INFRASTRUTTURA NON BASTI A RISOLVERE I PROBLEMI DELLA SOCIETÀ DEI SERVIZI: “LA NUOVA TIM NON SAREBBE PIÙ ATTRAENTE…”
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Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”
Nuovi nubi si addensano su Tim che - nel giorno dell’incontro tra il Tesoro e Vivendi, primo azionista del gruppo con il 23,75% - perde in Borsa il 2,69% scivolando a 0,28 euro. […] le quotazioni del titolo tornano sugli stessi livelli dello scorso agosto, quando il governo è sceso in campo firmando una lettera d’intenti con Kkr per partecipare (in minoranza) all’acquisto della rete di telecomunicazioni.
All’incontro erano presenti il capo di gabinetto della Meloni (Gaetano Caputi) e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che hanno ascoltato la posizione e le motivazioni del presidente del colosso francese Yannick Bollorè e dell’ad Arnaud de Puyfontaine. […]
Vivendi parrebbe […] ferma sulle sue posizioni: la tesi è che la vendita della rete non è la soluzione al problema dei 27 miliardi di debito del gruppo. Soprattutto, la cessione dell’asset maggiore a un prezzo di 20 miliardi (elevabili a 23 al verificarsi di alcune circostanze) metterebbe a rischio la sostenibilità dell’azienda e […], a cascata, i 20 mila posti di lavoro.
Un argomento che sta a cuore anche al Tesoro, che lo scorso agosto ha messo a disposizione fino a 2,5miliardi […] per proteggere dal controllo di Kkr un asset strategico come la rete.
Ieri gli investitori, corroborati anche da un report negativo di Deutsche Bank, hanno temuto finisse in un cassetto il progetto della vendita della rete di cui discute da mesi. Preoccupa anche che il sacrificio dell’infrastruttura non basti a risolvere i problemi della società dei servizi.
Gli analisti della banca tedesca, convinti che il titolo sia da vendere (sell), sospettano che «le azioni potrebbero sottoperformare» dopo la vendita dei cavi. La nuova Tim […] «non sarebbe più attraente nel contesto di settore».
Pesa infine l’incognita regolamentare: l’eventuale cessione della rete dovrà essere approvata dalle autorità di garanzia. E se invece «l’operazione non si concretizzasse », Tim si troverebbe ostaggio delle sue storiche fragilità […]. […]
Insomma Tim sarebbe forse costretta a chiedere ai soci un aumento di capitale. Un argomento che Vivendi ha sempre escluso, senza circostanziare quali dismissioni o interventi farebbero fronte agli investimenti che il gruppo ha messo in programma fino al 2026.
Di buono c’è che da inizio anno l’ad Pietro Labriola ha rifinanziato 4 miliardi di linee di credito (di cui 3,7 sul mercato), coprendo le prossime scadenze sul debito esistente fino al 2025. In teoria quindi, se saltasse la vendita della rete, Tim avrebbe sempre tempo di cedere altre attività, tra cui ad esempio i cavi sottomarini di Sparkle. Il ministero dell’Economia considera strategica questa società, che intende rilevare a termine (ma nel quadro dell’operazione Kkr). […]