IL BRILLOCCO CON LO SCONTO - ARNAULT COMPRA TIFFANY PAGANDO 425 MILIONI IN MENO: FAR SALTARE LA TRATTATIVA DURANTE LA PANDEMIA È SERVITO A LVMH. E IL BOSS DEI MITICI GIOIELLI NEWYORKESI DEVE INGOIARE IL ROSPO E PURE SORRIDERE: "SIAMO MOLTO LIETI DI AVER RAGGIUNTO UN ACCORDO CON LVMH A UN PREZZO INTERESSANTE. ERA NEL NOSTRO INTERESSE OTTENERE LA CERTEZZA DELLA CHIUSURA DELL'ACCORDO''. OVVERO: MEGLIO VENDERE SUBITO CHE IL FUTURO…
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Marco Sabella per il “Corriere della Sera”
Dopo il ricorso alle carte bollate a causa del temuto fallimento delle nozze con il colosso francese del lusso Lvmh, Tiffany ha modificato la sua strategia invitando a colazione gli azionisti della società che proponeva il matrimonio.
E così il Consiglio di Tiffany si è espresso favorevolmente e ha dato disco verde alla nuova offerta d' acquisto (più bassa) elaborata da Lvmh negli ultimi giorni. Il gruppo francese del lusso pagherà 131,50 dollari per azione per conquistare Tiffany, che corrisponde a una valutazione della società pari a 15,9 miliardi di dollari.
Con la nuova offerta l' esborso di Lvmh sarà inferiore di circa 425 milioni di dollari rispetto alla proposta precedente. In base ai nuovi accordi Tiffany staccherà un dividendo straordinario di 0,58 dollari. Altri termini chiave della fusione restano invariati.
L' improvviso e per molti versi inaspettato via libera all' operazione pone fine a una controversia nata con lo scatenarsi dalla pandemia da Covid-19 che ha rischiato fino all' ultimo di far deragliare le nozze tra il colosso francese e la società simbolo dell' alta gioielleria «made in Usa». Inizialmente Lvmh aveva offerto 135 dollari per azione per acquisire il controllo di Tiffany, ma sulla scia della crisi scatenata dal coronavirus aveva successivamente chiesto di poter rivedere il prezzo, minacciando, in caso contrario, di ritirarsi dall' operazione e la lite era finita davanti alla corte del Delaware lo scorso settembre. I nuovi termini dell' intesa, che pone fine anche alla disputa legale, dovranno ora essere sottoposti al giudizio dell' assemblea degli azionisti di Tiffany.
Voci di un possibile rilancio delle trattative tra le due società erano a iniziate a circolare a inizio settimana. «Siamo più convinti che mai del formidabile potenziale del marchio Tiffany e siamo convinti che Lvmh sia la casa naturale per questa storica azienda del lusso», aveva dichiarato recentemente il patron di Lvmh Bernard Arnault.
Tiffany negli ultimi anni ha cercato di rivitalizzare i fasti dell' epoca della celebre pellicola con Audrey Hepburn che l' aveva resa famosa. La strategia seguita è stata quella di ringiovanire la sua base di clientela e di spingere sulle vendite online. Le nuove iniziative che verranno adottate da Lvmh per potenziare il marchio potrebbero essere molto diverse e sembra che il management del gruppo francese punti soprattutto a un rafforzamento nella gioielleria di fascia alta e a una crescita sul mercato interno statunitense. Lvmh continua inoltre a scommettere sulla crescita del mercato cinese, dove Tiffany ha iniziato a espandersi da alcuni anni.
Dopo l' approvazione dei consigli delle due società e il voto dell' assemblea, è previsto che l' operazione arrivi a conclusione all' inizio del prossimo anno. «Siamo molto lieti di aver raggiunto un accordo con Lvmh a un prezzo interessante e di poter ora procedere con la fusione. Il Consiglio ha concluso che era nel migliore interesse di tutti i nostri stakeholder ottenere la certezza della chiusura», ha detto Roger Farah, presidente di Tiffany. «Questo accordo equilibrato consente a Lvmh di lavorare sull' acquisizione di Tiffany con fiducia», ha sottolineato Bernard Arnault.