BYE BYE LOW COST – SCORDATEVI WEEKEND A BARCELLONA CON 15 EURO: IL CORONAVIRUS FARA' MOLTO MALE AL MODELLO RYANAIR! – IL FONDATORE MICHAEL O’LEARY IERI HA FATTO CAPIRE CHE SENZA VOLI RIEMPITI ALL’INVEROSIMILE I SUOI AEREI STARANNO A TERRA: “O IL GOVERNO CI PAGA PER I POSTI VUOTI OPPURE NON RIPRENDEREMO A VOLARE” – COME SE NON BASTASSE, PER LA COMPAGNIA È ARRIVATA ANCHE UNA BATOSTA GIUDIZIARIA PER LE TARIFFE NON TRASPARENTI ONLINE…
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Luigi Grassia per “la Stampa”
Michael O' Leary, il guru di Ryanair, ha nel ruolo di bastian contrario la sua ragion d' essere (altrimenti non avrebbe portato al successo la regina delle compagnie aeree low cost, quando nessuno credeva a questa formula) ma stavolta non seguire la corrente potrebbe costare molto caro a lui e alla sua azienda: ora che si ipotizza di tornare a volare in Europa, ma rispettando le distanze di sicurezza all' interno degli aerei, e per farlo bisognerà alternare sedili occupati e vuoti, O' Leary ribatte che «è un' idea idiota, che non può portare a niente»; e al governo dell' Irlanda, dove Ryanair ha la sede legale, l' imprenditore fa sapere a muso duro che «o il governo ci pagherà per i posti vuoti oppure, semplicemente, Ryanair non riprenderà a volare».
Bisogna ammettere che non si tratta solo di un' impuntatura caratteriale. In effetti le compagnie aeree tradizionali facendo pagare i posti a bordo a caro prezzo possono permettersi, probabilmente, di lasciarne vuoti una parte (anche se questo sarà da verificare, conti economici alla mano) ma per Ryanair, che ha come filosofia aziendale i biglietti a basso prezzo, non c' è proprio margine. O' Leary propone in alternativa il controllo obbligatorio della temperatura dei passeggeri e l' uso delle mascherine; ma sono misure blande, chissà se saranno ritenute sufficienti.
Nel frattempo arriva a Ryanaieuna batosta giudiziaria in sede europea: la Corte di Giustizia dell' Ue ha dato ragione all' Antitrust italiana contro un ricorso della stessa Ryanair, multata per pratica commerciale scorretta dopo aver pubblicato sul proprio sito prezzi ritenuti incompleti di alcuni dati. Le compagnie aeree, dice la sentenza, sono obbligate a «indicare chiaramente, sin dalla pubblicazione delle offerte su Internet, l' Iva applicata ai voli nazionali, le tariffe per il pagamento con carta di credito e gli oneri per il check-in, qualora non sia proposta alcuna modalità alternativa gratuita».
Il ricorso di Ryanair davanti al Tribunale amministrativo italiano era stato respinto in primo grado, la compagnia aveva fatto appello al Consiglio di Stato, e quest' ultimo si era quindi rivolto alla Corte di Giustizia. Ora si sa per certo che tutti i costi ritenuti inevitabili e prevedibili per il consumatore debbano essere indicati fin da subito in modo trasparente dalla compagnia aerea.
In Europa ci si muove anche per salvare le compagnie aeree dalla crisi in cui sono precipitate. Per aiutare il gruppo Air France-Klm i due governi di Francia e Paesi Bassi hanno stanziato 12 miliardi di euro, di cui 10 in arrivo da Parigi e solo due dagli olandesi, che erano restii a intervenire e hanno trattato a lungo. Si tratta di prestiti bancari garantiti al 90% dai due Stati. I soldi dovrebbero servire non solo alla sopravvivenza ma anche per partecipare al consolidamento del settore che seguirà alla crisi; Air France-Klm punterebbe a entrare nel capitale di EasyJet e di Norwegian.