CASSA DEPOSITI E RINVII – L'ASSEMBLEA DI CDP DEL 15 LUGLIO PER IL RINNOVO DEI VERTICI È DESTINATA A SLITTARE. COLPA DEL PASTICCIO SULLE “QUOTE DI GENERE”, CON I PARTITI DI MAGGIORANZA CHE NON RIESCONO A INDICARE ABBASTANZA DONNE PER IL CONSIGLIO – L'OBIETTIVO È MODIFICARE LO STATUTO PER AMPLIARE IL BOARD E RIDURRE LE QUOTE ROSA – CERTA LA CONFERMA DELL’AD SCANNAPIECO E DEL PRESIDENTE GORNO TEMPINI, LA LEGA PUNTA A DARE I POTERI DEL DG A FABIO BARCHIESI, ATTUALE DIRETTORE SVILUPPO E GOVERNANCE DI CDP EQUITY…
-Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”
La questione quote di genere complica il rinnovo di Cassa Depositi e Prestiti, tanto da non escludere che lunedì venga rinviata, per la quinta volta, l’assemblea della controllata del Tesoro. Il perché è presto detto: la composizione della lista unica, con i nomi proposti da soci Mef (83%) e fondazioni (17%), si sta confermando lunga e laboriosa.
Così come lo sarà la parte di assemblea straordinaria cui spetterà la modifica dello statuto per ampliare il board da 9 a 11 membri, a cui si aggiungono i 5 della gestione separata del risparmio postale, e così inserire 5 donne. Un cambiamento che dovrà essere ratificato sempre dall’assemblea, ma riunita in sede ordinaria, prima di eleggere il nuovo board.
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Oggi intanto la Lega, con il ministro Giorgetti, terrà una riunione ristretta sul tema. Se sul nome di Giovanni Gorno Tempini per la presidenza non vi sono dubbi, è probabile che le fondazioni, di concerto con il Tesoro, esprimano un’ulteriore consigliere donna nella lista unica, salendo così da tre a quattro posti. Verso la riconferma anche l’amministratore delegato, Dario Scannapieco, che ha portato gli utili del gruppo a quota 3 miliardi di euro (+23%).
Un ulteriore elemento di novità potrebbe riguardare il ruolo del direttore generale, incarico finora ricoperto dallo stesso ad. Tra le ipotesi figura la possibilità di attribuire una parte dei poteri a Fabio Barchiesi, attuale direttore sviluppo e governance di Cdp equity e responsabile monitoraggio, implementazione del piano strategico della «Cassa».
Il manager si è occupato dei principali dossier ed è stato il raccordo tra la spa del Mef con Palazzo Chigi. Verrebbe quindi consolidato il suo ruolo in Cdp, ampliandone il perimetro operativo. Un po’ come è avvenuto con Giuseppe Lasco in Poste Italiane [...]
Nel momento in cui tutti i tasselli andranno al loro posto, Cdp con il nuovo cda e nuovi ruoli al suo interno potrebbe avviare un percorso di razionalizzazione. Ferma restando la parte di finanziamenti a territori, enti e aziende, quella dedicata agli investimenti e alle infrastrutture potrebbe finire al centro di una riflessione.
Cdp Equity oggi conta 26 società al suo interno, mentre Cdp Reti annovera tra i suoi soci i cinesi di State Grid Corporation of China con il 35%. Una presenza non trascurabile per la principale azionista di Terna, Snam e Italgas, considerati i recenti sviluppi geopolitici, incluso l’esercizio del Golden Power su Pirelli e l’uscita dalla Via della Seta.