CHE CEFFONE PER VIVENDI: IL CDA DI TELECOM DICE NO A LUCIANO CARTA, SPINTO DAI FRANCESI, E PROCEDE ALLA COOPTAZIONE DI ALESSANDRO PANSA, EX CAPO DELLA POLIZIA E ATTUALE PRESIDENTE DI SPARKLE E DI TELSY (VOLUTO DA CDP) - LA SCELTA E’ STATA MOTIVATA DALLA VOLONTÀ DI FAR ENTRARE NEL BOARD UN COMPONENTE IN GRADO DI DISTRICARSI NELL’IMMEDIATO SUL DOSSIER NETCO (LA VENDITA DI RETE E SPARKLE) CHE È L’URGENZA EVIDENTE SUL TAVOLO DEL CDA - CHE FARÀ ORA BOLLORÉ? POSSIBILE LA RICHIESTA DI UN’ASSEMBLEA…
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Estratto dell’articolo di Andrea Biondi per il “Sole 24 Ore”
Alla fine il cda di Tim ieri ha riservato un colpo di scena. E non da poco. Quantomeno si tratta di un epilogo che il socio francese Vivendi aveva fatto capire di non contemplare, avendo – da primo azionista – sostenuto una candidatura per la sostituzione di Arnaud de Puyfontaine che all’ultima curva si è trovata a essere stata superata.
Il cda di Tim «ha proceduto, a maggioranza, alla cooptazione di Alessandro Pansa come consigliere», si legge in una nota. Non sarà quindi Luciano Carta, ex presidente di Leonardo e nome indicato dalla media company che fa capo a Vincent Bolloré, a entrare in consiglio d’amministrazione, ma Alessandro Pansa: attuale presidente di Sparkle e di Telsy, le due realtà della galassia Tim che gestiscono, rispettivamente, il business dei cavi sottomarini e della cybersecurity.
[…] Il suo nome è spuntato al fotofinish, quando ormai la cooptazione di Carta sembrava cosa quasi fatta, con Vivendi che aveva spinto per bruciare i tempi al massimo. Solo martedì si è saputo che ci sarebbe stato sul tavolo un altro nome “forte”. Ieri la notizia che quel nome sarebbe stato Pansa, proposto anche lui dal Comitato nomine presieduto da Paola Bonomo, e appoggiato nella fattispecie da Cdp.
[…] alle prime indiscrezioni sulla possibilità di un nome forte, alternativo a Carta, Vivendi ha ribadito con durezza dicendosi pronta a convocare immediatamente un’assemblea, ritenendo un affronto la mancata considerazione da parte del cda del fatto che un’indicazione sul nome fosse arrivata dal primo azionista.
A questo punto occorrerà capire se e come Vivendi darà seguito alle sue intenzioni, a valle di una votazione che ha visto Pansa prevalere per 9 voti su 5. Paolo Boccardelli, Cristiana Falcone, Giulio Gallazzi, Marella Moretti e Ilaria Romagnoli avrebbero votato per Carta. Tutti gli altri, compresi presidente Salvatore Rossi, ad Pietro Labriola e Massimo Sarmi, consigliere entrato in cda con il gradimento della stessa Vivendi, avrebbero optato per Pansa.
Questa scelta, secondo alcune ricostruzioni trapelate, sarebbe stata motivata all’interno del Consiglio dalla volontà di far entrare nel board un componente in grado di districarsi nell’immediato sul dossier Netco (la vendita di rete e Sparkle) che è l’urgenza evidente sul tavolo del cda. […] due consiglieri avrebbero anche fatto mettere a verbale che non avrebbero avuto esitazioni a votare Carta se Vivendi lo avesse davvero indicato come suo candidato.
[…] occorrerà vedere come reagirà il socio francese a una decisione che va in senso opposto ai suoi desiderata e proprio nel momento più caldo per i destini di Tim. Da qui al 22 giugno, passando anche per un Cda convocato per il 19, il consiglio d’amministrazione dell’ex monopolista dovrà decidere sulle nuove offerte per Netco (rete e Sparkle) presentate da Kkr e da Cdp-Macquarie. […] Vivendi […] ha fatto sapere di considerare da bocciare entrambe le proposte.
Intanto però nella metà campo di Cdp-Macquarie si sta studiando il possibile spezzatino di Open Fiber per spingere Cdp a muoversi in autonomia sul dossier rete senza l’unione con Macquarie (e il fardello, ai fini Antitrust, di Of) Dall’altra parte è emerso l’interesse di F2i a studiare la possibilità di entrare in partita al fianco di Kkr. Non a caso in Borsa il titolo è rimbalzato dai minimi e ha chiuso in rialzo 4,54% a 0,25 euro.