CHE C’ENTRA IL QATAR CON LE NOMINE NELLE FERROVIE? – LE ITALIANE PSC GROUP, LEONARDO E WEBUILD IMPEGNATE NELLO STADIO PER I MONDIALI DI DOHA, PER I QUALI BALLA UN ARBITRATO DA 258 MILIONI. LA PARTITA SI INCROCIA CON LA SUCCESSIONE A GIANFRANCO BATTISTI IN FERROVIE, PER CUI SONO CANDIDATI LUIGI FERRARIS E DONATO IACOVONE - IN ENTRAMBI I CASI SI PORREBBE UN RISCHIO DI CONFLITTO DI INTERESSI. SIA PSC SIA WEBUILD SONO INFATTI FORNITORI DI FERROVIE...

-


Claudio Antonelli e Alessandro da Rold per “La Verità”

MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA

 

Mentre il presidente del Consiglio, Mario Draghi, non ha ancora affrontato il dossier, che riguarda i rinnovi di Cassa depositi e prestiti e Ferrovie dello Stato (insieme con almeno 500 incarichi di peso), nei palazzi romani si sentono i contraccolpi di una vicenda che riguarda l'Al Bayt Stadium di Al Khor, in Qatar.

 

Tra Roma e Doha ci sono quasi 6.000 chilometri. Ma ad accorciare le distanze tra il nostro Paese e la monarchia del Golfo sono 3 aziende italiane che dal 2016 si sono impegnate a costruire questo impianto da almeno 60.000 posti (dal costo di quasi 800 milioni di euro) che ospiterà le partite della ventiduesima edizione dei mondiali di calcio.

Al Bayt Stadium Qatar

 

La vicenda è complessa ma tocca da vicino le nomine nelle nostre partecipate, perché diversi manager di queste aziende sono negli ultimi giorni entrati nel totonomine. In taluni casi per la poltrona su cui siede Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie. Il progetto di Al Bayt infatti è stato affidato nel 2016 a un generale contractor (Jv Gsic) composto da quella che un tempo era chiamata Salini Impregilo (oggi WeBuild), da Cimolai spa e da Galfar Misnad engineering & contracting.

 

Luigi Ferraris

Questi, come prime contractor, nel 2016 hanno affidato l'intero pacchetto relativo alle componenti elettroniche e meccaniche dell'infrastruttura dello stadio, alla joint venture Jv-L&P costituita da Leonardo e Psc, colosso delle costruzioni della famiglia Pesce che però è in minoranza partecipata dallo Stato perchè vede tra gli azionisti anche Fincantieri e Cdp tramite Simest.

 

Dentro Psc group ci sono molti ex manager statali, tra cui Fulvio Conti (ex Enel), Mauro Moretti (ex Fs e Leonardo), Vito Cozzoli (numero uno di Sport e Salute), Luigi Ferraris (ex Poste e Terna) e persino l'ex generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi. Per di più in Webuild è arrivato nel 2019 Donato Iacovone, storico manager di Ernst &Young, molto vicino all'ex premier Massimo D'Alema che a quanto pare lo vedrebbe bene al posto di Battisti in Ferrovie.

DONATO IACOVONE

 

Il nodo stadio in Qatar è già finito alle carte bollate in Italia. Il regolare avanzamento della commessa, infatti, è stato condizionato da una serie di ritardi che non sarebbero stati imputabili alla joint venture Leonardo e Psc, ma dalla introduzione di numerose integrazioni e modifiche al progetto iniziale. Così costi sono aumentati per la JV L&P ma il contractor non lo ha riconosciuto.

Al Bayt Stadium Qatar

 

Il 25 ottobre 2019 Leonardo e Psc hanno avviato un giudizio arbitrale dove hanno chiesto il pagamento di 258 milioni di euro. Allo stesso tempo il contractor ha chiesto un risarcimento da 176 milioni di euro. L'arbitrato è in corso. Ma allo stesso tempo sono in corso anche le grandi manovre intorno a Fs e Cdp. Nelle ultime settimane il presidente del Consiglio ha incluso nel dossier il suo consigliere economico Francesco Giavazzi.

 

fabrizio palermo giovanni gorno tempini dario scannapieco

I giornali hanno raccontato di una corsa tra Palermo e Dario Scannapieco, vicepresidente della Banca europea degli Investimenti. Evidentemente cercando di influenzare le decisioni che saranno prese questo sabato e domenica. Diverso è il discorso di Fs o altre partecipate.

 

Dove al momento si è ragionato di possibili cambi soltanto dentro il consiglio di amministrazione ma non nel management. Anche qui si capirà solo nel fine settimana. È interessante vedere però come 5 stelle da un lato e i dalemiani dall'altro spingano rispettivamente per Ferraris e Iacovone, le cui aziende si fronteggiano proprio a 6.000 chilometri da Roma.

 

DONATO IACOVONE 1

In entrambi i casi si porrebbe il rischio del conflitto di interessi. Psc è fornitore di Ferrovie. Ben più di 100 milioni di euro nell'ultimo bilancio. Stesso discorso per Webuild, con importi dieci volte superiori. Indicare il presidente Iacovone quale ad di Ferrovie metterebbe a rischio i contratti in essere. In periodo di Pnrr il governo Draghi su queste cose è molto attento. Lo stesso Umberto Pesce in un'intervista a marzo aveva annunciato di puntare al miliardo di fatturato entro il 2021 e dopo alla quotazione in Borsa.

 

mauro moretti

Veder transitare un suo consigliere dalla parte del committente potrebbe mettere a rischio il progetto di crescita. C'è infine una particolarità da segnalare. Moretti era in Leonardo quando firmò il contratto in Qatar, assistito dal capo del legale che lui stesso aveva portato in Montegrappa. Il capo del legale è sempre il medesimo, mentre Moretti è passato a Psc.

 

Tra l'altro da soli tre mesi. Insomma, le centinaia di nomine del governo non sono certo facili da incastrare e non solo perché partecipate pubbliche si fronteggiano legalmente in Qatar. Da un lato c'è il solito pressing dei partiti e delle correnti trasversali. Dall'altro quest' anno c'è il Pnrr. Un nome sbagliato e il lavoro degli ultimi due mesi può restare sospeso. L'Italia si ritroverebbe con il debito senza i progetti da mettere a terra.

luigi ferraris terna
Luigi Ferraris