COME MAI GOLDMAN SACHS INVITA A VENDERE I BTP A FAVORE DEI TITOLI SPAGNOLI? SONO CERTI CHE I NON ADEMPIMENTI DEL GOVERNO MELONI SUL PNRR FARANNO AUMENTARE ANCORA LO SPREAD, MENTRE MADRID DA' PIU' FIDUCIA PERCHE' HA ADEMPIUTO A TUTTE LE REGOLE DI BRUXELLES – ISTITUZIONI BANCARIE E ANALISTI STANNO RIVEDENDO LE PROPRIE POSIZIONI SUL DEBITO ITALIANO. IL PRIMO BANCO DI PROVA CI SARÀ GIOVEDÌ PROSSIMO, QUANDO IL TESORO EMETTERÀ TITOLI DI STATO PER 9 MILIARDI…
-Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”
I ritardi sul Pnrr e le mosse della Banca centrale europea mettono l'Italia nel mirino dei mercati. Ed è possibile che arrivino nuove fibrillazioni sui Btp. A lanciare l'allarme è il suggerimento di Goldman Sachs, che preferisce la Spagna rispetto all'Italia e vede uno spread in aumento di 50 punti base entro fine anno. Vale a dire, fino a 235 punti base.
Preoccupano l'attuazione del Recovery e le conseguenze del restringimento del bilancio della Banca centrale europea (Bce). Da giugno, salvo sorprese, si aumenterà la stretta, a oggi pari a 15 miliardi al mese. A ballare sono Btp per circa 36 miliardi di euro. E non c'è solo Goldman Sachs a essere scettica. Anche fondi hedge come Brevan Howard, Bridgewater e Citadel sono pessimisti su Roma.
Non si può parlare di fuga totale, che potrebbe non esserci. Tuttavia, l'indicazione è chiara. In uno scenario di crescente incertezza, amplificato dai chiari di luna del governo Meloni su diversi dossier, il consiglio è quello di «andare corti» sui Btp. In altre parole, venderli.
Pnrr in bilico, riforma del trattato del Mes da ratificare, una legge di Bilancio asfittica e un Patto di Stabilità e Crescita che potrebbe penalizzare Roma sono tra le motivazioni che stanno inducendo più di un'istituzione bancaria a rivedere le proprie posizioni sul debito italiano.
[…] Goldman Sachs in particolare prevede che «aumenti il controllo (da parte della Commissione europea, ndr) sull'attuazione del Recovery Fund da parte dell'Italia» il che «potrebbe iniziare a pesare sulle aspettative di crescita» del Paese. […] Un primo banco di prova si avrà giovedì prossimo, quando il Tesoro emetterà titoli di Stato per 9 miliardi di euro. Nello specifico, il Mef andrà in asta con Btp a 5 anni per 2,5 miliardi, Btp a 10 anni per 5 miliardi e Ccteu a 7 anni per 1,5 miliardi. Importante sarà capire, come sottolineato da Bank of America, «come si muoveranno i rendimenti del debito europeo» in modo «da posizionarsi in modo strategico per il resto del 2023». Occhi puntati sull'Italia. […]