COME SI È ARRIVATI DA BONO A TUTTO A BONO A NIENTE – DAGO-RETROSCENA FINCANTIERI: CESTINATI DA FUNICIELLO CON SUPPORTO DI GIAVAZZI E GENTILONI, LORENZO MARIANI E FABRIZIO PALERMO, REI DI DIVENTARE PERICOLOSI CONCORRENTI PER L’AMATO ALESSANDRO PROFUMO, SPUNTA PIERROBERTO FOLGIERO, OTTIMO MANAGER DI IMPIANTISTICA OIL&GAS E PETROLCHIMICO DI MARIE TECNIMONT, MA COMPLETAMENTE A DIGIUNO DI NAVI MILITARI E CANTIERISTICA. IN COMPENSO PIERROBERTINO GODE DELL’AMICIZIA DI SCANNAPIECO (AD DI CDP) E DI STEFANO (CDP EQUITY)…
-DAGOREPORT
All’inizio, sotto l'incazzatissima pressione dei ministri Giorgetti (Mise) e Guerini (Difesa), Quirinale compreso, Draghi bloccò il blitz del suo capo di gabinetto Funiciello con il supporto del consigliere economico Giavazzi di nominare il nuovo vertice di Fincantieri: ai giardinetti Giuseppe Bono, a presidente di Atlantia Giampiero Massolo; dentro Pierroberto Folgiero, manager apicale del Gruppo Maire Tecnimont, come amministratore e Roberta Neri, ex Ad di Enav, come presidente.
Nei giorni a seguire il fallito blitz del 5 aprile, dai ministri di cui sopra vengono suggeriti a Scannapieco, amministratore di CDP, azionista di maggioranza di Fincantieri, altri nomi tra i quali quello di Lorenzo Mariani (manager di Leonardo, già contendente per il posto di Ad poi occupato da Profumo) e di Fabrizio Palermo, che conosce benissimo Fincantieri avendo lavorato al fianco di Bono per 10 anni.
Ma vengono cestinati ambedue da Palazzo Chigi e più precisamente dall’immarcescibile Funiciello.
Il motivo è semplice: non vuole mettere a capo di Fincantieri manager capaci che possono diventare pericolosi concorrenti per l’amato Profumo (Folgiero, ottimo manager di impiantistica e ingegneria oil&gas e petrolchimico, ma completamente a digiuno di navi militari e cantieristica).
Aggiungere alle manovre di Funiciello, il ruolo “pesante” di Paolo Gentiloni: l’ex tuttofare di Rutelli oggi ha un potere enorme specialmente con Draghi in quanto commissario europeo all’economia (tutti i passaggi del Pnrr italico sono finiti sulla scrivania del “Saponetta”).
A questo punto, per salvare la faccia a tutti, è stata sacrificata la quota rosa Roberta Neri e come presidente è arrivato almeno uno a conoscenza di cose militari, l’ex Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Claudio Graziano.
Ma come è venuto fuori il nome, risultato poi inamovibile, di Pierroberto Folgiero? Anzitutto, l’amicizia che scorre tra Scannapieco, Folgiero, Andrea Pellegrini e Pierpaolo Di Stefano. Ed è proprio quest’ultimo, responsabile di Cdp Equity, a suggerire ai cacciatori di teste il nome del sodale Folgiero.