CRAMPI MUSK-OLARI - PIÙ DI UN TERZO DEI 100 MAGGIORI INSERZIONISTI PUBBLICITARI HA LASCIATO TWITTER NELLE ULTIME DUE SETTIMANE, DA QUANDO ELON MUSK HA PRESO IL CONTROLLO - IL "NEW YORK TIMES": "MUSK FA CON TWITTER QUEL CHE HA FATTO A TESLA E SPACEX. UN MODELLO DI GESTIONE CON PERIODI FATICOSI, TRATTAMENTI SHOCK, LANCIANDO ALLARMI E SPINGENDO I SUOI LAVORATORI E SE STESSO A METTER DA PARTE FAMIGLIE E AMICI PER…"
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TWITTER: WP, INSERZIONISTI PUBBLICITARI SCARICANO IL SOCIAL
(ANSA) - Twitter perde inserzionisti pubblicitari: più di un terzo dei 100 maggiori clienti non hanno infatti inserzioni sulla piattaforma nelle ultime due settimane. Lo riporta il Washington Post, secondo il quale la mancanza di spot conferma lo scetticismo sulla piattaforma da quando Elon Musk ha il controllo.
MUSK STA FACENDO CON TWITTER QUELLO CHE HA FATTO CON TESLA E SPACEX
Alberto Ferrigolo per AGI
“Elon Musk dormiva in ufficio. Ha licenziato dipendenti e dirigenti a volontà. E si lamentava che la sua azienda fosse sull'orlo della bancarotta”, scrive il New York Times spiegando che il nuovo proprietario di Twitter sta esattamente facendo “con Twitter quel che ha fatto a Tesla e SpaceX”. Correva l’anno 2018 e la Tesla di Musk allora “faticava a costruire il suo veicolo per il mercato di massa”, il Modello 3, “un’esperienza straziante”, a detta sua, perché “ci sono stati momenti in cui non sono uscito dalla fabbrica per tre o quattro giorni”.
Ma scrive il Times: “L'esperienza del miliardario con quello che ha definito ‘l'inferno della produzione’ di Tesla è diventata però anche un modello per affrontare la crisi che si è creata a Twitter”, acquistato per 44 miliardi il mese scorso, perché – spiega il giornale – “nel corso degli anni, Musk ha sviluppato un modello per gestire le sue aziende - le auto Tesla e i missili SpaceX - attraverso periodi faticosi e dolorosi, impiegando trattamenti shock, lanciando allarmi e spingendo i suoi lavoratori e se stesso a metter da parte famiglie e amici per dedicare tutte le proprie energie nella mission”. Tant’è che per Twitter Musk ha adottato molte delle stesse strategie per rivoltare come un calzino l’azienda in sole poche settimane. In che modo?
Dalla fine dello scorso mese, il 51enne Elon Musk ha licenziato il 50% dei 7.500 dipendenti di Twitter e ne ha accettato le dimissioni da più di 1.200 mentre, secondo voci insistenti, “lunedì ha iniziato un altro giro di licenziamenti”, sottolinea il Times, “dopo aver twittato di dormire negli uffici di San Francisco” e minacciato che la società potrebbe fare anche “bancarotta” se la situazione non si capovolgesse.
Annota il Times nel riportare il pensiero di Tammy Madsen, professore di management alla Santa Clara University: “Le somiglianze tra l'approccio di Mr. Musk a Twitter e quello che ha fatto a Tesla e SpaceX sono evidenti” anche se al momento non è chiaro se Musk “troverà i mezzi necessari per motivare i dipendenti del social media così come ha fatto con i lavoratori di Tesla e SpaceX, i cui obiettivi erano, da un lato dissuadere dall’usare il motore a scoppio, dall’altro inviare le persone nello spazio”. Si chiede il professor Madsen: “In Tesla e SpaceX, l'approccio è sempre stato ad alto rischio, ma ad alto vantaggio, Twitter è stato ad alto rischio, ma la domanda è: qual è il vantaggio che ne deriva?”