CREDEVA DI ESSERE PAZZO, IL PADRE LO CHIAMAVA "IDIOTA", HA LA SINDROME DI ASPERGER E HA AVUTO SETTE FIGLI: L'INCREDIBILE PARABOLA DI ELON MUSK - LA MADRE E' UNA EX TOP MODEL, IL PADRE, CON CUI NON HA RAPPORTI, GLI DICEVA "TORNERAI DA ME STRISCIANDO COME UN FALLITO" - SI E' SPOSATO TRE VOLTE, ENIGMATICO, FREDDO, NELLE INTERVISTE PIANGE E RIDE - COME CAPO AZIENDA NON GODE DI BUONA FAMA: LE SUE SOCIETA' SONO ACCUSATE DI RAZZISMO E MOLESTIE...
-Estratto dell'articolo di Claudia De Lillo per “la Repubblica - Affari & Finanza”
Intorno ai sei anni pensava di essere pazzo. «Mi fu chiaro che la mente delle altre persone non scoppiava di idee come la mia». Elon Musk non era come gli altri bambini. E non lo è neppure oggi, a cinquant'anni. «Non credo sia auspicabile essere come me: non è piacevole. È molto difficile spegnermi. È come un'esplosione infinita».
L'uomo più ricco del mondo è nato a Pretoria, da Errol Musk, ingegnere e imprenditore sudafricano, e da Maye Haldeman Musk, canadese, top model e paradigma di bellezza ancora oggi a 74 anni, nonché affermata nutrizionista.
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Talento precoce, a 12 anni creò un videogioco e riuscì a venderlo per 500 dollari, a 16 lasciò il Sudafrica perché non voleva sostenere l'apartheid con il servizio militare obbligatorio ed era convinto che avrebbe avuto maggiori opportunità in Canada e negli Usa, dove si è laureato in Economia e in Fisica e si è sposato tre volte.
È co-fondatore di PayPal, il sistema di pagamenti elettronici, di Tesla che produce e vende il maggior numero di auto elettriche al mondo, di Neurolink che fa impianti cerebrali, di The Boring Co che fa tunnel per aggirare il traffico.
È convinto che, per sopravvivere, l'umanità debba diventare una specie multiplanetaria. Così, per ridurre i costi di accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte, ha creato SpaceX [...]
Affetto da sindrome di Asperger, Elon Musk è un po' guru e un po' nerd, enigmatico, spietato, freddo e apparentemente disarmato, nelle interviste piange, ride, intimidisce l'avversario, se ne fa beffe per poi aprirsi con il candore di un bambino, di un folle o di un genio. Descrive il padre come «un essere umano terribile e un uomo malvagio».
Si narra che Errol Musk chiamasse il figlio idiota. «Tornerai da me strisciando come un fallito», gli diceva. Elon ha comunque accolto il padre negli Stati Uniti, gli ha comprato una barca, delle automobili e una casa a Malibù. Tutto inutile: pare che i due non si parlino.
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Ai suoi oltre 90 milioni di follower annuncia decisioni epocali e facezie estemporanee («La luce del sole è il miglior disinfettante»), fa dichiarazioni programmatiche («Twitter sarà sempre gratis per gli utenti occasionali ma ci potrebbe essere un piccolo costo per aziende e governi»), apodittiche («Più amore meno odio»).
Oppure lancia messaggi lugubri: «Se muoio in circostanze misteriose, è stato bello conoscervi», [...]
Dal 2018, quando aveva twittato di volersi comprare l'intero capitale di Tesla senza poi trovare i fondi, i suoi cinguettii sono controllati da una "Twitter sitter" e, per il Tribunale di New York, continueranno a esserlo [...]
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Il tesoro di Twitter risiede della sua capacità di plasmare la narrazione del mondo grazie alla presenza di leader politici, manager e celebrities. Elon Musk ne vuole fare una piazza libera e libertaria, refrattaria a ogni ingerenza, trasparente e un po' corsara.
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Come padrone d'azienda, Musk non gode di gran fama. Nei primi mesi di pandemia ha costretto i lavoratori Tesla a rientrare al lavoro contro le misure sanitaria in vigore. Le sue società sono accusate di razzismo e molestie sessuali.
A SpaceX viene contestata una politica molto lassista nei confronti delle molestie. Gli organi di vigilanza della California hanno sporto denuncia per discriminazione razziale contro centinaia di lavoratori.
[...] Elon Musk, [...] ha avuto sette figli, di cui il primogenito è morto in culla a dieci settimane.
L'ultimo ha due anni e si chiama X Æ A-12, detto baby X, dove X è la variabile ignota. Ritiene che i figli siano fantastici e sostiene che bisognerebbe farne di più. Per loro vede un mondo digitale.
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