MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BANCO BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…
DAGOREPORT
Si racconta di una Milano bancaria, da Intesa a Unicredit passando per Mediobanca, in allarme rosso mentre leggeva dalle agenzie l’acquisizione dal MEF del 14% di Monte dei Paschi, da parte di una cordata formata da Caltagirone e Francesco Milleri (Delfin-Del Vecchio) in comunità di amorosi intenti con Giuseppe Castagna, patron di BPM.
Ma come è possibile che i suoi sodali e azionisti in Unicredit (Delfin ha il 2,6%) improvvisamente si siano messi in combutta con una banca che Orcel aveva provato a comprare invano? Come si è arrivati fin qui?
Nei giardinetti intorno a Piazza Gae Aulenti si racconta che Francesco Milleri, "Caltariccone" e Orcel si siano visti tante volte negli scorsi mesi. Si dice che i tre stessero provando a capire che cosa si poteva fare di Mediobanca, dove i due imprenditori sono i principali azionisti. Si dice che Orcel avesse dato disponibilità a studiare il dossier. Si dice anche che Orcel in realtà stesse fingendo, e che in realtà stesse studiando l’operazione Commerzbank di nascosto.
Si dice infine che, quando le agenzie hanno cominciato qualche mese fa a battere la notizia che Unicredit stava scalando la banca tedesca, in piazza Cadorna a Milano e in Via Barberini a Roma siano cadute le mandibole.
Ed ecco lo scartamento degli imprenditori. "Caltariccone" e Milleri hanno cominciato a parlare con Castagna e con il MEF per studiare l’operazione MPS, guarda caso l’obiettivo fallito qualche anno fa proprio da Orcel con Unicredit. Quindi l’abilissimo patron di Bpm si è messo in moto lanciando l’Opa su Anima Sgr, il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia che ha un accordo sia con Bpm sia con Mps.
E ora sulla piattaforma senese, con il beneplacito del MEF, proveranno a costruire quel terzo polo finanziario che tanto stava a cuore allo scomparso Cavalier Del Vecchio con la futura fusione Bpm-Mps.
Non solo: Calta e Milleri, che malgrado il loro 27,57% del capitale di Mediobanca, non possedendo come imprenditori requisiti bancari, hanno visto cancellati dalla BCE i loro sogni di conquista di Piazzetta Cuccia (che ha in pancia un nevralgico 13% di Generali, loro obiettivo finale).
In uno scenario futuribile, potrebbe accadere che Calta e Milleri, una volta cedute a Bpm le loro azioni Mediobanca, riescano a convincere il banchiere Castagna, a cui la BCE non può certo mettersi di traverso, a portare Bpm alla conquista di Mediobanca…