DAGOREPORT – DIETRO ALLA FANTOMATICA VALUTAZIONE DA 31 MILIARDI DELLA RETE DI TIM, PROPUGNATA DA VIVENDI, CI SAREBBE IL FONDO MACQUARIE (CHE HA IL 40% DI OPEN FIBER) – ALL’ORIGINE CI SAREBBE UNA LETTERA SCRITTA DA ROBERTO SAMBUCO, ALL’EPOCA DEI FATTI SENIOR MANAGER DI MACQUARIE CAPITAL, E INVIATA A DE PUYFONTAINE, CEO DEL GRUPPO FRANCESE, PRIMO AZIONISTA DI TIM – PECCATO PERÒ CHE PER TUTTI GLI ALTRI ANALISTI IL VALORE DELL’ASSET SI AGGIRI DAI 16 AI 20 MILIARDI DI EURO. CHE NE PENSA IL FONDO AUSTRALIANO DELL’INTRAPRENDENZA DEL SUO SUPER CONSULENTE? - LA SMENTITA DI SAMBUCO
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1. DAGOREPORT
Ci sarebbe il fondo Macquarie dietro alla fantomatica valutazione della rete di Tim da 31 miliardi di Vivendi.
Secondo quanto ricostruito, ad avallare questa tesi, su cui da tempo si sono arroccati il Ceo del colosso transalpino, Arnaud De Puyfontaine, e i suoi consulenti, ci sarebbe una lettera scritta da Roberto Sambuco, all’epoca dei fatti senior manager di Macquarie Capital, la società di consulenza che fa capo al colosso dei private equity australiano.
Sambuco quindi, senza arte né parte - il referente del dossier rete fa capo alla divisione di Asset Management di Macquarie - e non autorizzato a parlarne dai vertici del colosso australiano, avrebbe inviato una mail a De Puyfontaine, in cui affermava che la rete di Tim non può valere meno di 31 miliardi, poi scesi a 26 nelle scorse settimane. Peccato però che per tutte le case d’affari il valore dell’asset si aggira dai 16 ai 20 miliardi di euro. Sarebbe utile sapere cosa ne pensa Macquarie dell’intraprendenza del suo super consulente.
2. LA PRECISAZIONE DI ROBERTO SAMBUCO
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago,
smentisco categoricamente la vostra ricostruzione poiché non ho mai scritto la lettera (o email) in questione sulla valutazione della Rete Tim.
Ti prego di pubblicare questa mia precisazione.
Cordialmente,
Roberto Sambuco