DAGOREPORT – LE MALELINGUE SOSTENGONO CHE FABRIZIO PALENZONA, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CRT, ABBIA “SVACCANZATO” NELL’ISOLA CARAIBICA DI CANOUAN, NELL’ARCIPELAGO DELLE GRENADINE, IN UN VILLONE DI PROPRIETÀ DEL “GENIO” ANDREA PIGNATARO – PIGNATARO, CON LA SUA “ION”, HA MESSO LE MANI SU PRELIOS, DI CUI “FURBIZIO” È PRESIDENTE. UN’OPERAZIONE DA 1,35 MILIARDI, CHE IL GOVERNO MELONI (SU INPUT DI FAZZOLARI) HA STOPPATO PER VALUTARE IL GOLDEN POWER. COME MAI TUTTO QUESTO SCETTICISMO NEL “MAGO DELLA FINANZA” PIGNATARO?
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Tra le maldicenze di Natale, ne è circolata una piuttosto curiosa: alcuni sostengono che Fabrizio Palenzona, presidente della Fondazione Crt, abbia “svaccanzato” a Canouan, un’isola dei Caraibi che fa parte dello stato di St. Vincent e Grenadine, in un villone di proprietà di Andrea Pignataro.
A sorprendere i più è che il “genio della matematica” diventato miliardario con il colosso di dati “Ion”, ha messo le mani, con un’acquisizione da 1,35 miliardi su Prelios, gruppo di cui Palenzona è presidente.
L’ex camionista è arrivato nel “buen retiro” caraibico con un passaggio del jet privato di Pignataro. Sulla cessione di Prelios il Governo di Giorgia Meloni sta valutando se esercitare il golden power, cioè un diritto di veto che può anche bloccare l’operazione o imporre specifiche condizioni.
Sorprende che l’esecutivo, su spinta del sottosegretario Fazzolari, possa intervenire, considerando Prelios un’azienda strategica per il Paese: il gruppo gestisce immobili e crediti deteriorati, ha piattaforme di analisi del rischio immobiliare, ma sembra molto lontana dai quei settori cruciali per la sicurezza dello Stato su cui in genere si può invocare il potere “dorato”.
Anche perché allo stesso Pignataro è già stata venduta Cerved, che si occupa di informazioni commerciali, gestioni e recupero crediti. Come mai a Palazzo Chigi mostrano tutto questo scetticismo sullo spessore imprenditoriale del “golden boy” della finanza italiana?