I DEBITI DEL “VIPERETTA”? LI PAGA PANTALONE – LA SAMPDORIA DI MASSIMO FERRERO NEL 2020 HA OTTENUTO TRE GRANDI FINANZIAMENTI, PER UN TOTALE DI 62 MILIONI DI EURO, GRAZIE ALLA GARANZIA PUBBLICA INTRODOTTA DAL GOVERNO CONTE PER IL COVID: IN TEORIA QUEGLI AIUTI NON SAREBBERO DOVUTI ANDARE A IMPRESE IN DIFFICOLTÀ, MA IL CLUB PRESENTA BILANCI ABBELLITI DALLE PLUSVALENZE, E IL GIOCO È FATTO – E COSÌ, ALLA FINE IL CERINO È RIMASTO ALLO STATO, CHE HA DOVUTO RISARCIRE LE BANCHE CREDITRICI – IL FILONE PARALLELO ALL’INDAGINE PRISMA SULLA JUVENTUS…
-Estratto dell’articolo di Marco Grasso per “il Fatto quotidiano”
Siamo a metà del 2020, il mondo è sprofondato nell’abisso del Covid. Per evitare il tracollo dell’economia, il governo Conte-2 introduce una garanzia pubblica ai prestiti bancari, attraverso Sace, società controllata dal ministero dell’Economia. L’aiuto non dovrebbe andare a imprese in difficoltà, ma la Sampdoria di Massimo Ferrero, che naviga già in cattive acque, presenta bilanci abbelliti dalle plusvalenze.
In questo modo il club ottiene tre grandi finanziamenti: 5 milioni dal fondo di garanzia piccole e medie imprese; 17 milioni di euro da Banca Sistema Spa; 40 milioni di euro dall’australiana Macquarie Bank International Limited. Molto di quel denaro – scoprirà la Procura di Genova, in un’indagine che due giorni fa ha portato a perquisire la sede della società blucerchiata – viene dirottato in pochi giorni nel buco nero delle società cinematografiche del Viperetta, in fallimento.
E il cerino rimane allo Stato: “Entrambi gli istituti di credito, Banca Sistema e Macquarie – annotano in un’informativa i finanzieri del Nucleo di polizia economica e finanziaria – hanno recentemente provveduto a escutere la garanzia statale, a copertura del 90% del totale finanziato, a seguito del mancato rimborso della Samp, ribaltando l’onere della restituzione delle ingenti somme sul soggetto pubblico garante, Sace”.
Gli investigatori […] hanno ricostruito anche il percorso fatto da parte di quei soldi: “Il 26 novembre 25 milioni vengono trasferiti alla Sport spettacolo holding srl (Ssh sr), che li ha girati a sua volta alla Holding Max srl, che a sua volta ha provveduto a emettere assegni circolari a favore delle procedure concorsuali della Blu cinematografica srl e della Blue Line srl”.
A tirare i fili è proprio il Viperetta, indagato anche dalla Procura di Paola per bancarotta: “Il 1° dicembre 2020 Massimo Ferrero contattava telefonicamente Andrea Diamanti per avvisarlo che i soldi erano arrivati a Ssh srl (di cui Diamanti è amministratore), e poi sarebbero dovuti transitare alla Holding Max srl”.
[…] La squadra blucerchiata è una delle sponde della Juventus, al centro dell’indagine Prisma, della Procura di Torino.
Le società effettuavano scambi “a specchio”: giocatori ceduti e acquistati per somme simili, al fine di iscrivere subito in bilancio i guadagni delle vendite e posticipare di cinque anni i costi degli acquisti. Un esempio è la cessione alla Samp del portiere Emil Audero (20 milioni di euro), in cambio di Erasmo Mulé (4 milioni) e Daouda Peeters (3,5), oggi tutti e due in Serie C.
La prova la Finanza la trova “in un prospetto rinvenuto nell’ufficio del presidente Andrea Agnelli, presso la sede della Juventus”: una sorta di contabilità parallela in cui gli inquirenti trovano il valore dei giocatori distinto in “reale” e “scambio”. Nelle mail fra dirigenti bianconeri e amministratori della Sampdoria emerge un “memorandum Audero/Peeters”.
[…] Non è un caso, per gli inquirenti, se negli ultimi 7 anni di gestione, mentre i conti andavano a bagno, Ferrero riesce a “quintuplicare i costi per le commissioni riconosciute a procuratori e agenti”. Un dato che la Gdf collega al sospetto di fatture false già emerso nell’indagine di Torino.Nell’inchiesta genovese emerge anche l’evaporazione di 4,6 milioni erogati dall’istituto del credito sportivo e destinati alla ristrutturazione del campo di allenamento di Bogliasco, lavori mai portati a termine. Nel frattempo le società capofila sono fallite a catena e il Comune di Bogliasco, alle porte di Genova, ha avviato una procedura di recupero del credito per il mancato pagamento dell’affitto del campo.