DIETRO IL SOCIAL DI TRUMP, "TRUTH", CI SONO LUIZ PHILIPPE D'ORLÉANS-BRAGANZA, UN PRINCIPE BRASILIANO DAL BLASONE MOSCIO, E PATRICK ORLANDO, EX TRADER DELLA DEUTSCHE BANK, SPECIALIZZATO IN DERIVATI - LA "DIGITAL WORLD", GUIDATA DAI DUE, HA GIÀ RACCOLTO 293 MILIONI DI DOLLARI PER FINANZIARE LA RIVINCITA DIGITALE DI TRUMP - TRA GLI INVESTITORI FIGURANO HEDGE FUND COME D.E. SHAW, SABA CAPITAL MANAGEMENT, HIGHBRIDGE CAPITAL MANAGEMENT E LA LIGHTHOUSE INVESTMENT PARTNERS…
-Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"
Un principe brasiliano dal blasone polveroso e un oscuro finanziere con base a Miami stanno preparando il rumoroso ritorno sui social di Donald Trump. Il nome della piattaforma è già pronto: «Truth Social». La data del debutto non è ancora certa, ma sicuramente cadrà prima delle elezioni di mid-term, nel novembre 2022. Dipende da come si muoverà nei prossimi mesi la «strana coppia», incaricata di procurare i soldi necessari. Il primo personaggio da conoscere si chiama Luiz Philippe d'Orléans-Braganza, 52 anni.
È un lontano discendente dell'ultimo imperatore del Brasile, Pedro II, cacciato dal Paese nel 1889. Tiene ancora al suo titolo aristocratico, è un cattolico conservatore, vagheggia l'avvento di uno stato monarchico e, stando almeno ai suoi messaggi su Twitter e Instagram, considera Trump un sovrano ingiustamente detronizzato.
«O Principe», come lo chiama ironicamente la stampa brasiliana, si divide tra politica e finanza. Nel 2018 è stato eletto deputato nel Partido Social Liberal, la formazione del presidente Jair Bolsonaro. In parallelo è direttore finanziario della Digital World Acquisition Corporation, una «Spac» (Special purpose acquisition company) cioè una scatola vuota costituita per raccogliere risorse sui mercati finanziari da destinare a un progetto specifico. E qui entra in campo il co-protagonista della storia: Patrick Orlando, ex trader della Deutsche Bank, specializzato in derivati.
Una decina di anni fa si è messo in proprio, fondando la finanziaria Benessere Capital e un'altra impresa attiva nel commercio dello zucchero. La sua vocazione, tuttavia, è la finanza speculativa. Da un ufficetto di Miami guida la Digital World, di cui detiene anche il 17,8% delle azioni. Orlando, come scrive il Financial Times , è anche amministratore delegato della Yunhong International, un'altra scatola cinese registrata nel paradiso fiscale della Cayman Islands e con filiali a Wuhan, in Cina.
La Digital World, guidata da Orlando e Orléans-Braganza, ha già raccolto 293 milioni di dollari per finanziare la rivincita digitale di Trump, bandito da Facebook e Twitter dopo l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio. Tra gli investitori, rivela la rivista Time , figurano soprattutto hedge fund come D.E. Shaw, Saba Capital Management, Highbridge Capital Management e, infine, la Lighthouse Investment Partners, finanziaria di Palm Beach, cioè nella località della Florida dove risiede «The Donald».
Il prossimo passaggio sarà la fusione tra la Digital World, con il suo cospicuo tesoretto, e la Trump Media and Technology Group. Da lì nascerà la piattaforma «Truth Social», completamente sganciata da ogni regola. Ma il piano è ancora più ambizioso: creare un gruppo multimediale, con canali di informazione e di tecnologia via streaming per competere addirittura con la Cnn e Disney plus . Per intanto l'operazione «Truth Social», iniziata l'8 settembre, è già diventata un affare per gli speculatori. Il valore dei titoli della Digital World è aumentato di 4 volte e mezza.