ECCO SPIEGATA LA “SVOLTA” CINESE AL SUMMIT DI GEDDA: L’ECONOMIA VA A ROTOLI E XI JINPING NON PUÒ REGGERE ANCORA PER MOLTO – A LUGLIO LE ESPORTAZIONI CINESI SONO CROLLATE DEL 14,5%. ANCHE LE IMPORTAZIONI SI SONO FORTEMENTE RIDIMENSIONATE, NELLO STESSO PERIODO – È IL PEGGIOR DATO DA FEBBRAIO 2020 (PIENA PANDEMIA): L’INSTABILITÀ PROVOCATA DALLA GUERRA IN UCRAINA È UNA MAZZATA NELLE PALLE PER IL DRAGONE E VA CHIUSA…
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La Cina ha registrato un calo delle esportazioni del 14,5 per cento su base annua a luglio, mentre le importazioni si sono ridimensionate del 12,4 per cento nello stesso periodo, secondo i dati pubblicati dalle autorità doganali della prima economia asiatica.
Si tratta del peggior dato in termini percentuali per l’export cinese da febbraio 2020, e di un risultato peggiore rispetto a quanto mediamente anticipato dagli economisti. Le importazioni di petrolio greggio e soia sono aumentate rispettivamente del 17 per cento e del 23,5 per cento su base annua, ma le importazioni di minerale di ferro sono aumentate appena del 2,5 per cento su base annua, e quelle di rame sono addirittura calate del 2,7 per cento rispetto a luglio 2022, a dimostrazione di uno scarso dinamismo dell’attività manifatturiera.
L’attività manifatturiera della Cina è diminuita per il quarto mese consecutivo a luglio, offuscando le prospettive di crescita per il terzo trimestre. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica (Nbs), l’indice dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero (Pmi) si è attestato a 49,3 punti a luglio, rimanendo al di sotto della soglia dei 50 punti che separa l’espansione dalla contrazione.
Contestualmente, l’indice dei responsabili degli acquisti non manifatturiero, che include i sottoindici che monitorano l’andamento dei servizi e dell’edilizia, è passato da 53,2 punti a giugno a 51,5 punti a luglio.
“Il forte calo dell’attività edilizia è un segno preoccupante di una potenziale spirale mortale nel settore immobiliare”, ha affermato Xu Tianchen, economista presso la società di analisi e ricerca britannica Economist Intelligence Unit. […]