FATTO L’ACCORDO, BISOGNA FARE LE NOMINE – IN CORSA PER GUIDARE LA FUTURA SOCIETÀ PER LA RETE UNICA C'È L’EX AD DI TERNA LUIGI FERRARIS – TOCCHERÀ A TIM DESIGNARE L’AD, CHE DOVRÀ AVERE IL GRADIMENTO DI CDP, AL CONTRARIO PER IL PRESIDENTE SARÀ LA CASSA A PROPORRE IL NOME – QUANTO AI VERTICI DI FIBERCOP, FAVORITO L’INTERNO CARLO FILANGIERI, MENTRE SPUNTA MASSIMO SARMI PER QUELLA DI PRESIDENTE…

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Sara Bennewitz per “la Repubblica”

 

luigi gubitosi foto di bacco

Rete unica, arrivano le firme all' accordo tra Telecom Italia e Cassa depositi prestiti. La lettera d' intenti è stata già scritta, ma sarà firmata solo domani dopo che i rispettivi consigli di amministrazione daranno il via libera all' operazione.

 

L' accordo trovato accontenta tutti: Tim avrà la maggioranza del capitale della società, ma in cda sarà in minoranza.

 

Avrà una poltrona in meno dei posti disponibili: se il cda sarà di 10 componenti avrà diritto a nominarne 4. La Cdp avrà così un ruolo fondamentale nel determinare investimenti e strategie come garante per gli operatori.

Luigi Ferraris

 

Toccherà a Tim designare l' amministratore delegato, che però dovrà avere il gradimento di Cdp. Al contrario per il presidente: sarà designato da Cdp, con il gradimento di Tim.

 

L' orientamento è quello di scegliere manager di standing estranei al mondo delle tlc, in modo da non poter essere ricollegati a nessuno dei vari operatori. Anche se la rete unica ancora non c' è già circolano i nomi dei futuri vertici, a dispetto del fatto che a marzo scadranno sia il cda di Tim che quello di Cdp. Tra i papabili ci sarebbe Luigi Ferraris, ex ad di Terna e prima ancora cfo di Enel.

 

Sempre domani sarà definito il passaggio successivo: la fusione tra la rete di Tim con Open Fiber, la società controllata alla pari da Enel e Cdp che gestisce la rete a banda larga concorrente.

 

fabrizio palermo foto di bacco (3)

Allo steso tempo, ci sarà il via alla nascita di Fibercop, la società dove sarà conferita la rete secondaria di Tim, quella che dall' armadietto in strada entra nelle case di tutti gli italiani.

 

Fastweb ne rileverà il 4,5%, ma anche altri altri operatori potranno entrare coinvestetendo per portare la fibra nelle aree grigie, ovvero quelle zone industriali dove Open Fiber non è ancora arrivata.

 

massimo sarmi

 

 

 

 

Il fondo americano Kkr vuole essere della partita e ha inviato a Tim un' offerta vincolante per rilevare il 37,5% di Fibercop al prezzo di 1,8 miliardi, e starebbe definendo con Cdp i termini di un' opzione d' acquisto di parte della sua quota: il fondo Usa non vorrebbe vendere più del 10%, e la Cassa vorrebbe comprare fino al 18%.

 

Quanto ai vertici di Fibercop, la scelta dell' ad spetta a Telecom, e al momento il favorito sarebbe un top manager interno: Carlo Filangieri.

 

Più incerta la scelta del presidente di Fibercop, che deve essere individuato da Tim, ma gradito anche ai soci di minoranza quindi Kkr-Cdp e Fastweb.

 

carlo filangieri

In proposito, la scelta non sarebbe ancora maturata, anche se in ambienti vicini all' operazione circola il nome di Massimo Sarmi, ex ad di Poste con una esperienza nelle tlc sia in Siemens che in Telecom. Sarmi però è anche vicepresidente di Sia, società di fintech controllata dalla stessa Cdp e da Poste spa. E questo potrebbe essere un freno alla sua nomina.

MASSIMO SARMI
LUIGI GUBITOSI FRANCESCO STARACE