FERMI TUTTI: AMAZON ORA VUOLE VENDERE MENO! – LO SCRIVE IL “WALL STREET JOURNAL”, SECONDO CUI LA PIATTAFORMA DI BEZOS STA RIATTREZZANDO IL SUO SITO WEB PER INDURRE I CLIENTI A COMPRARE DI MENO, MA SOLO PERCHÉ NON RIESCE A GESTIRE L’ENORME QUANTITÀ DI ORDINI FATTI DURANTE IL LOCKDOWN – SOSPESA LA PUBBLICITÀ SU GOOGLE E LE PROMOZIONI COME IL "PRIME DAY". PER TORNARE ALLA CAPACITÀ PRE-PANDEMIA CI VORRANNO ALMENO DUE MESI E…

-

Dalla rassegna stampa estera di Epr comunicazione

Articolo del Wall Street Journal - https://www.wsj.com/articles/amazon-retools-with-unusual-goal-get-shoppers-to-buy-less-amid-coronavirus-pandemic-11587034800?mod=hp_lead_pos7

Amazon.com, riporta il Wall Street Journal, sta riattrezzando il suo sito web per fare il contrario di ciò che l'ha resa una delle aziende più potenti e dominanti del mondo: vendere meno articoli. Amazon si trova a fronteggiare un'immensa impennata di volumi di ordini durante la pandemia di coronavirus, dunque la società di Seattle ha adottato una serie di misure per indurre  i clienti a mettere meno articoli nei loro carrelli.

Amazon ha iniziato a rimuovere la maggior parte dei suoi popolari widget di raccomandazione che mostrano agli acquirenti ciò che anche altre persone con articoli simili nel loro cestino hanno comprato. Tra gli altri cambiamenti, che Amazon non ha ancora annunciato pubblicamente, l'azienda ha deciso di cancellare le promozioni per la festa della mamma e la festa del papà tipicamente visibili sul sito per incoraggiare la spesa. Il popolare avvenimento di luglio, il Prime Day, è stata rimandato a tempo indeterminato.

Internamente, Amazon ha istituito un "team di velocità" di dirigenti senior con il compito di capire come e quando Amazon potrà tornare alla normale selezione e ai normali tempi di consegna, e pare che potrebbero passare più di due mesi prima che l'azienda sia in funzione alla capacità pre-pandemica, in grado di soddisfare la domanda di prodotti in tutte le categorie e di spedire gli articoli in uno o due giorni. Prima della crisi, Amazon rappresentava un terzo di tutti gli acquisti online negli Stati Uniti, secondo la società di analisi dei dati eMarketer. Il mese scorso Amazon ha smesso di spendere gran parte del suo budget pubblicitario dedicato al motore di ricerca di Google, che porta gli acquirenti esterni al sito di Amazon.